X

Telecom, cessione Argentina e cambi al vertice spingono il titolo

Via libera al passaggio del pacchetto di controllo di Telecom Argentina al fondo Fintech dell’imprenditore messicano David Martinez. Lo ha deciso ieri la nuova autorità argentina per le tlc, l’Ente Nacional de Comunicaciones (Enacom). Telecom Italia aveva siglato un accordo nel novembre del 2013 per vendere la quota di controllo nella partecipata argentina a Fintech per 960 milioni di dollari.

Il passaggio era stato bloccato dall’Aftic, l’autorità di vigilanza precedente, che è stata sostituita del neo presidente argentino, Mauricio Macri. Enacom, deliberando il via libera all’operazione, ha evidenziato che “non c’è impedimento a che Fintech sia contemporaneamente azionista di controllo di Telecom Argentina e socio di minoranza di Cablevision/Nextel, e che, allo stesso modo, non viola il limite di 50 mhz per operatore mobile visto che il suo diritto di voto in Cablevision/Nextel si riduce al 14% delle azioni”.

La notizia ha immediatamente fatto accelerare il titolo di Telecom Italia a Piazza Affari, che in mattinata si colloca sopra la soglia dell’euro per azione (in apertura valeva esattamente 1 euro), arrivando a guadagnare anche oltre il 3% a 1,033 euro in un mercato che alle 11 perde l’1,18%. A spingere le azioni non solo l’ormai imminente vendita delle attività in Argentina ma anche le voci su un possibile cambio al vertice. Ieri infatti sono tornati a circolare rumors sulla possibile nomina di un nuovo ad al posto di Marco Patuano, favoriti dal rafforzamento della presa di Vivendi su Telecom (i francesi hanno aumentato la loro quota al 23,8%). Oggi ricostruzioni di stampa lasciano intravedere come più probabile una conferma del manager fino alla scadenza del suo mandato il prossimo anno.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati