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Taxi contro Uber: guerriglia a Parigi, proteste in Italia

Guerriglia in Francia, proteste in Italia. I tassisti di mezza Europa tornano a fare la guerra a Uber: a Parigi è letteralmente caos, con almeno 20 arresti in mattinata dopo ore di scontri, con strade bloccate e pneumatici in fiamme. La protesta è sempre contro quello che viene considerato un esercizio abusivo della professione: “Oggi è in gioco la nostra sopravvivenza, ne abbiamo abbastanza di riunioni, di negoziati”, ha detto Ibrahim Sylla, portavoce dell’associazione Taxis de France. Secondo la prefettura circa 1.500 tassisti hanno manifestato in varie aree, soprattutto a Orly. All’interno di Parigi, circa 140 veicoli si sono radunati davanti al ministero dell’Economia, con i tassisti che esponevano cartelli con le scritte “terrorismo economico”, “basta con la deregulation”.

Proteste anti-Uber non solo a Parigi, ma anche nelle città italiane, dove oggi le auto bianche hanno scioperato a Firenze, Roma e Napoli. Nella capitale alcune centinaia di tassisti sono scesi in piazza Santi Apostoli per manifestare. Hanno aderito all’iniziativa i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb, Federtaxi Cisal e Ati. “Il segnale che ci viene da questa piazza oggi e dalla base è quello di bloccare la città se non dovessero ritirare gli emendamenti in discussione al Senato che spianano la strada alle multinazionali”, ha annunciato il segretario nazionale dell’Ugl e presidente dell’associazione Tutela legale taxi, Alessandro Genovese.

Taxi in rivolta anche a Firenze. In segno di solidarietà verso la grande manifestazione francese, nel capoluogo toscano le auto bianche di Cgil, Uil, Cisal e Confartigianato hanno deciso di incrociare le braccia per le ultime 4 ore di ognuno dei turni di oggi. “Questo ha consentito di mantenere in funzione un livello minimo di servizio anche se con qualche difficoltà e disagio per i clienti”, ha spiegato Fabio Macchiavelli del 4242 taxi. Taxi listati a lutto anche a Napoli, per lo sciopero delle auto bianche. Alle 8 del mattino i tassisti napoletani aderenti alla Usb (Unione sindacale di base) hanno fatto scattare una protesta fino alle 22. Un corteo di auto è partito poco prima delle 10.30 da piazza San Francesco, diretto in Prefettura. La protesta – ha fatto sapere l’Usb  – è rivolta contro “tutte le forme di abusivismo presenti nel trasporto pubblico”, per ottenere dall’ amministrazione comunale “valide politiche sulla mobilità urbana” e per “la qualificazione del tariffario taxi”.

Proteste delle associazioni dei consumatori, mentre in Francia è intervenuto anche il premier Manuel Valls, definendo le violenze “inammissibili”.

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