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Tasi 2015: come si paga con il modello F24

FIRSTonline

Si avvicina la scadenza dell’acconto Tasi 2015, fissata per il 16 giugno, e milioni d’italiani sono alle prese con il modello F24. Per la maggior parte dei contribuenti, quest’anno la fase di calcolo è molto semplice: se il patrimonio immobiliare non ha subito alcuna modifica rispetto al 2014 (compravendite, eredità o altro) e se il Comune non ha ancora deliberato su aliquote e detrazioni 2015 (solo il 15% delle amministrazioni ha già provveduto), per scoprire l’importo da versare come prima rata è sufficiente dividere per due la somma pagata complessivamente l’anno scorso, perché si fa ancora riferimento ai vecchi parametri. 

Fatta la divisione, si passa al pagamento vero e proprio. La legge di stabilità 2014 aveva prescritto che i Comuni inviassero a casa dei contribuenti i bollettini precompilati per pagare la Tasi, ma l’obbligo è stato poi trasformato in possibilità, per di più da realizzare solo su richiesta dei singoli cittadini. La norma è rimasta perciò sostanzialmente inapplicata. 

Superata la delusione dei moduli precompilati mai spediti, per versare la Tasi 2015 i contribuenti possono scegliere fra due opzioni: il bollettino di conto corrente postale o il modello F24, che consente anche di pagare online attraverso la propria banca e di saldare il conto con altri crediti d’imposta.

Vediamo quindi cosa bisogna scrivere nei singoli campi (da sinistra a destra), tenendo presente che la sezione dell’F24 da utilizzare per pagare la Tasi è “IMU ED ALTRI TRIBUTI LOCALI”.

1) codice ente/codice comune. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile la Tabella dei Codici Catastali di tutti i Comuni d’Italia. Per Roma, ad esempio, è H501, per Milano F205 e per Napoli F839.

2) Ravv. E’ necessario barrare questa casella solo se si sta pagando per un ravvedimento, l’istituto che consente di regolarizzare versamenti d’imposte omessi o insufficienti e altre irregolarità fiscali, beneficiando della riduzione delle sanzioni.

3) Imm var. Mettere una X solo se uno o più immobili sono stati modificati e si ha l’obbligo di presentare la dichiarazione di variazione.

4) Acc. Il pagamento da effettuare entro il 16 giugno si riferisce all’acconto, quindi occorre barrare questa casella.

5) Saldo. Per il momento questo spazio va lasciato bianco: andrà barrato per il pagamento della seconda rata, da effettuare entro il 16 dicembre con eventuale conguaglio.

6) num immob. Indicare il numero d’immobili per i quali si sta pagando la tassa. 

7) codice tributo. Lo schema per la Tasi è il seguente: 
– per l’abitazione principale e le relative pertinenze 3958;
– per gli immobili diversi dalle abitazioni principali 3961;
– per i fabbricati rurali ad uso strumentale 3959;
– per le aree edificabili 3960.

8) rateazione/mese rif. Non scrivere nulla in questa colonna. 

9) anno di riferimento. Indicare l’anno d’imposta per cui si effettua il pagamento. La Tasi, normalmente, si paga per l’anno in corso.

10) importi a debito versati. In questa sezione si scrive l’importo da pagare.

11) importi a credito compensati. Indicare eventuali compensazioni con altri crediti d’imposta.

12) TOTALE G. Somma degli importi a debito indicati nella sezione IMU e Altri Tributi Locali.

13) TOTALE H. Somma degli importi a credito indicati nella sezione IMU e Altri Tributi Locali (non compilare se non sono presenti importi a credito).

14) SALDO (G-H). Indicare il saldo fra TOTALE G e TOTALE H.

15) Detrazione. Indicare l’eventuale detrazione. 

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