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Tapering e voto tedesco raffreddano la Borsa: cedono Telecom e banche, volano Ansaldo Sts e Mediaset

FIRSTonline

Si spegne l’effetto sorpresa della Fed che ha giovedì ha spinto le Borse europee ai massimi da cinque anni con la conferma degli 85 miliardi mensili di acquisiti spiazzando le attese dei mercati, che si attendevano un avvio, moderato, del tapering. In attesa delle elezioni tedesche di domenica le Borse europee chiudono contrastate attorno alla parità, appesantite anche dall’incertezza per le future mosse di Bernanke. Secondo il governatore della Fed di St. Louis la Banca centrale degli Stati Uniti potrebbe avviare un piccolo tapering ad ottobre. Per alcuni operatori il contropiede della Fed non è positivo perché aumenta l’incertezza e la volatilità nei prossimi mesi.. Wall Street apre contrastata e paga anche i timori sulla battaglia sul bilancio fiscale e non aiuta il sentiment delle borse europee.

Milano chiude in calo dello 0,49% (+3% nella settimana) mentre lo spread chiude invariato rispetto all’apertura a quota 233 punti (236 la chiusura di ieri). Oggi sono state diffuse le previsioni del pil contenute nella nota di aggiornamento del Def: il Pil scenderà dell’1,7% quest’anno, ma il prossimo nel 2014 salirà dell’1% e nel 2015 dell’1,7%, nel 2016 dell’1,8% e nel 2017 dell’1,9 per cento. Parigi +0,11, Francoforte -0,23%, Londra -0,28%. Atene chiude in forte calo a -3,78%.

In Europa gli occhi sono puntati alle lezioni federali di domenica 22 settembre per capire quale maggioranza uscirà dalle urne e quale politica europea potrà essere messa in capo nel dopo voto. Per alcuni osservatori si fa sempre più difficile la possibilità che si registri un cambio di marcia in positivo nell’approccio di Berlino all’integrazione europea. Migliora però la fiducia dei consumatori in Europa che dopo oltre due anni sale sopra la media di lungo termine. L’euro dollaro è stabile a 1,3518, il petrolio Wti cede lo 0,70% a 105,64 dollari al barile, l’oro perde il 2,3% a 1.337 dollari l’oncia.

A Piazza Affari acquisti su Ansaldo Sts +2,54% sostenuta dalle notizie dei giorni scorsi sui contatti con l’americana Ge Transportation e da rinnovate voci sull’interesse di Hitachi Rail a entrare nel capitale. La controllante Finmeccanica, appesantita dal downgrade di moody’s, prima perde quota per poi risollevarsi e chiudere in territorio positivo (+0,5%). Bene Mediaset +1,73%, dopo che Morgan Stanley ha alzato il target price a 3,62 euro e confermato il giudizio equal weight, Azimut+1,73%, Pirelli +1,5% e Campari +1,33%. In fondo al Ftse Mib Telecom Italia -3,39% che perde quota sull’incertezza per l’esito dei giochi ai piani alti di Telco in vista della scadenza per la disdetta del patto fra 8 giorni e del cda del 3 ottobre. Giù in fondo al Ftse Mib anche Teneris -2,49%, Mediobanca -2,36%, Bper -1,8% e Unicredit -1,58%. Si segnala infine che B&C Speakers approda allo Star dal prossimo 26 settembre dopo aver ottenuto ieri il via libera da Borsa Italiana.

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