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Tamburi Investment Partners: 2011 record per le partecipate

Utile pre-tasse di 3,4 milioni di euro, investimenti diretti per circa 40 milioni (100 aggregati) e le 8 società partecipate che hanno annunciato risultati record della loro storia. Questo il bilancio di Tip, Tamburi Investment Partners, l’investment bank quotata al segmento Star della Borsa di Milano.

I ricavi di Tip del 2011 sono stati di circa 5,5 milioni, leggermente al di sotto del dato del bilancio consolidato 2010, ma dimostrando un’ottima tenuta, specie in un anno da tutti considerato molto negativo, a livello internazionale, in particolar modo per il settore del mergers and acquisitions. Le operazioni concluse hanno riguardato sia società partecipate che società terze.

I costi operativi della società, come noto in buona parte variabili in funzione dei risultati, si sono ridotti rispetto all’anno precedente, in particolare riguardo ai costi per il personale, diminuiti da 4,2 a 3,5 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2011 inoltre il patrimonio netto era di 175,2 milioni di euro, dato che si confronta con 186,6 milioni di euro del bilancio separato al 31 dicembre 2010 e con 197,7 milioni di euro del bilancio consolidato a tale data; nel corso del 2011 sono stati comunque distribuiti dividendi e riserve per complessivi 4,7 milioni di euro.

Per quanto riguarda le società partecipate, Amplifon, Datalogic, De’ Longhi, Diasorin, I.M.A., Interpump, Prysmian e la non quotata Printemps, hanno annunciato, per il 2011, i risultati economici record di tutta la loro storia. L’ammontare complessivo delle partecipazioni di Tip in tali società rappresenta oltre il 70% del totale investito – in equity – al 31 dicembre 2011.

Il titolo Tip nel 2011 ha guadagnato il 7,5% circa che, sommati a quanto distribuito tra riserve e dividendi (circa il 2,8%), ha consentito un rendimento annuo di oltre il 10% senza valutare l’effetto dell’acquisto di azioni proprie; come nel 2010 (anno in cui la performance borsistica, rettificata per le distribuzioni gratuite, era stata del 25% circa) il titolo è stato tra i migliori venti della borsa italiana e tra i meno volatili.

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