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Spending review, Cottarelli: “Possibili 85mila esuberi nella Pubblica amministrazione”

Nel 2014 il “risparmio massimo” derivante dalla spending review è “di 7 miliardi su base annua, cioè se l’azione fosse iniziata a gennaio. Per gli ultimi 8 mesi si arriva a cinque. Potenzialmente si può contare di sicuro su tre, poi dipende dallo sforzo che si fa”. Lo ha detto oggi Carlo Cottarelli, commissario alla spending review, durante un’audizione al Senato.

“Questi numeri sono aggiuntivi rispetto alla legge di stabilità – ha aggiunto – alcuni risparmi derivano da riforme strutturali”. Cottarelli ha sottolineato che la cifra fornita nella precedente audizione (3 miliardi di euro) era una stima prudenziale e che negli otto mesi si può arrivare fino a 5 miliardi, ma che “questo dipende dalle scelte politiche e su quali leve si vuole spingere”.

Quanto ai singoli interventi, oltre ai tagli alle spese per la difesa, ai trasferimenti alle imprese, alla riorganizzazione delle forze di Polizia e alla riduzione degli stipendi dei dirigenti, Cottarelli ha individuato anche possibili esuberi tra i dipendenti pubblici per 85mila unità entro 2016, una misura che potrebbe generare un risparmio per le casse statali di 3 miliardi  di euro. Un’ipotesi che secondo la Cgil rappresenta “l’ennesimo attacco al sistema pubblico e del welfare”.

Sul fronte delle pensioni, Cottarelli ha precisato che il piano presentato era uno “scenario illustrativo” che “può essere modulato secondo i parametri che si decidono. Sono scelte politiche: si può decidere che non si devono toccare”. Ad ogni modo, i risparmi individuati sono “nell’ordine dell’1% della spesa totale”, che è pari a 270 miliardi.

Infine, per quanto riguarda la soppressione di enti pubblici considerati inutili, Cottarelli ha precisato che quelli elaborati sono solo “suggerimenti”: il piano comprende “l’eliminazione del Cnel”, mentre “i risparmi dalle Camere di commercio non possono alimentare la riduzione del cuneo fiscale”.

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