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S&P 500 record a Wall Street, Milano corre con banche e assicurazioni

L’euforia di Wall Street consolida l’ottimismo dei principali listini europei che, dopo una giornata effervescente, chiudono in significativo rialzo. Piazza Affari si ferma a +1,07%,19.064 punti, trascinata da bancari e assicurativi. Fa meglio Parigi +1,24%, seguita da Madrid +1,13%. Sotto il punto percentuale invece Francoforte +0,92% e Londra +0,28%. Si allenta la pressione sullo spread: il differenziale fra decennale italiano e bund tedesco scende a 187.90 punti (-2,64%), rendimento 2,23%. Una tendenza che si rivela anche più consistente sull’obbligazionario degli altri paesi continentali, nonostante il dibattito sulla Frexit, secondo Dbrs, possa danneggiare il rating di alcuni big dell’Eurozona. “Anche se un dialogo di questo tipo fallisse – sostiene l’agenzia canadese –  aprire discussioni su un tema così delicato potrebbe incoraggiare gli investitori e risparmiatori a spostarsi dalla Francia, o da qualsiasi paese abbia probabilità di uscire dall’unione monetaria”.

In ogni caso oggi i mercati cominciano bene la giornata con le previsioni al rialzo per i prossimi due anni, da parte della Commissione europea. Una ripresa cui partecipa anche l’Italia, nonostante resti fanalino di coda (per il 2016 +0,9%, dal previsto +0,7%).

Il clima dei mercati resta caldo con l’apertura dei listini Usa, tutti in crescita, dopo i record di venerdì. Lo S&P 500 tocca per la prima volta quota 20mila miliardi di dollari di capitalizzazione, mentre Apple sembra pronta per toccare il suo massimo storico. L’amministrazione Trump preoccupa invece i grandi creditori stranieri degli Stati Uniti, che cominciano a mostrarsi più cauti nei loro investimenti in titoli di stato americani.

In questo contesto l’euro s’indebolisce contro il dollaro e arriva a 1,06 (-0,23%). Seduta nervosa per il petrolio, Brent -2,09% a 55,54 dollari al barile, dopo la pubblicazione del report mensile dell’Opec, perché i paesi membri del cartello, in gennaio, avrebbero tagliato la produzionein misura inferiore alle stime circolate la settimana scorsa. Arretra l’oro: -0,89%, 1222.68 dollari l’oncia.

A Milano il titolo più esuberante è Banco Bpm, +6,64%, in gran recupero rispetto a venerdì, dopo il bilancio 2016 in perdita per le pulizie sui crediti deteriorati. La strada da percorrere è ancora lunga, secondo Mediobanca (+2,95%), ma molti investitori scommettono sull’attuazione del business plan. Sugli scudi anche Ubi, +6,42%; più pacati invece i due colossi del settore bancario, Unicredit, +0,16% e Intesa +0,47%.

In rally Unipol +5,98%, con la controllata Unipolsai (+4,68%); il gruppo si avvantaggia della conferma ‘buy’ da parte di Kepler Chevreux, con target price alzato a 4,1 euro. Tornano gli acquisti su Generali, +2,57%, che starebbe pensando a una strategia più aggressiva di cost cutting per convincere i propri investitori a sostenere l’indipendenza del gruppo, difendendosi così dal possibile tentativo di conquista da parte di Intesa. Denaro su Mediaset +1,97%, dopo che Silvio Berlusconi ha confermato la volontà della famiglia di restare legata alle attività del Biscione e disponibile a eventuali accordi con Vivendi “a condizione che venga rispettato il contratto già siglato lo scorso anno, che comprendeva uno scambio azionario e la cessione di Mediaset Premium”.

Tra i petroliferi, bene Saipem, +2,68%. Fra gli industriali è sempre brillante Fiat, +2,27%, che nel weekend ha annunciato la produzione di un nuovo modello Maserati entro il 2019. In linea Ferrari, +2,38%. Debole  A2a -0,77%.

Fra le Pmi gran debutto, su AIMItalia, di Orsero +5,78%. Per il made in Italy si segnala che Prada ha chiuso l’esercizio al 31 gennaio 2017 con ricavi in flessione del 10%, in linea con le attese e con un buon recupero negli ultimi mesi. Il titolo, quotato alla Borsa di Hong Kong, ha registrato un calo dell’1,7%

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