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Snam: decisione su ingresso al 20% in Tap entro fine anno

La decisione sull’ingresso di Snam nel progetto del gasdotto Tap verrà presa entro fine anno. A dirlo è l’Ad della società controllata da Eni Carlo Malacarne, commentando, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio, la possibile entrata della compagnia nel progetto che porterà a partire dal 2020 il gas azero in Italia.

Attualmente i principali azionisti di Tap sono Enagas, Fluxys, quest’ultima allenata con Snam in altri business, con quote rispettivamente del 16% e del 19%, BP con il 20%, Statoil con il 20%, Socar con il 20% e la svizzera Axpo (5%).

Per quanto riguarda i consumi di gas, secondo Carlo Malacarne, registreranno una crescita del 5% su base annua nel 2015. A pesare sull’aumento sono anche i consumi molto bassi registrati nel corso del 2014.

“Con il caldo di questa estate – ha spiegato Malacarne – sono ripartire le centrali termo-elettriche”. Un elemento che fa ben sperare per il ruolo di transizione che potrà essere assunto dal gas, dal momento che “le rinnovabili non sono sufficienti”.

A incidere sul quadro generale, secondo l’ad di Snam – c’è anche la scoperta del maxi giacimento di gas in Egitto da parte di Eni. Una scoperta che potrebbe portare alla costruzione di un altro rigassificatore in Italia, che si aggiungerebbe ai tre già esistenti, in modo da aumentare la nostra capacità di importazione di metano dall’Egitto.

“Una parte del gas che arriverà dall’Egitto – secondo Malacarne – servirà per i consumi interni, ma vista l’alta quantità del giacimento, ci sarà anche la possibilità di portarlo altrove, sia attraverso la Tap quando sarà ultimata, che eventualmente sotto forma di gas liquido grazie ad un nuovo rigassificatore”.

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Categories: Finanza e Mercati