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Smartphone Huawei: cosa cambia dopo lo stop di Google

Wikimedia Commons

Terremoto in casa Huawei. Il colosso cinese delle telecomunicazioni si è visto sospendere la licenza Android da Google, che ha così obbedito alle restrizioni imposte nei giorni scorsi dal governo degli Stati Uniti a diverse società del Paese asiatico. La mossa peserà sulle vendite future di Huawei, arrivata a insidiare il primato di Samsung nel mercato degli smartphone, ma danneggerà anche chi ha già acquistato un prodotto dell’azienda cinese.

COSA CAMBIA PER CHI HA UNO SMARTPHONE HUAWEI?

Dal punto di vista degli utenti, la conseguenza più grave è che i telefoni Huawei non potranno più accedere agli aggiornamenti di Android, ma soltanto alla versione open source del sistema operativo (AOSP, Android Open Source Project), che però ha meno funzionalità rispetto alla versione proprietaria di Google.

I possessori di smartphone Huawei non potranno scaricare nemmeno gli aggiornamenti di YouTube, Gmail, Google Play e Google Play Protect, il contenitore che racchiude i servizi di sicurezza per Android. Per ottenere questi aggiornamenti, Huawei dovrà aspettare che siano disponibili su AOSP e provvedere in autonomia alla loro diffusione.

In ogni caso, la situazione rimane fluida e non è detto che per gli utenti Huawei il futuro sia così problematico. Google sta infatti valutando le conseguenze che la sua decisione avrà per i milioni di consumatori che nel mondo hanno acquistato prodotti dell’azienda cinese.

“Per gli utenti dei nostri servizi, Google Play e le protezioni di sicurezza di Google Play Protect continueranno a funzionare sui dispositivi Huawei esistenti”, ha assicurato un portavoce di Google, senza però spiegare cosa accadrà quando saranno disponibili i primi aggiornamenti.

In seguito, l’azienda cinese ha diffuso un comunicato per rassicurare gli utenti:

“Huawei ha apportato un contributo sostanziale allo sviluppo e alla crescita di Android in tutto il mondo. Essendo uno dei principali partner a livello globale di Android, abbiamo lavorato assiduamente sulla loro piattaforma open source per sviluppare un ecosistema di cui hanno beneficiato sia gli utenti che l’intero settore. Huawei continuerà a fornire aggiornamenti di sicurezza e servizi post-vendita a tutti gli smartphone e tablet Huawei e Honor esistenti, ovvero quelli già venduti o ancora disponibili in tutto il mondo. Continueremo a costruire un ecosistema software sicuro e sostenibile, al fine di fornire la migliore esperienza d’uso a tutti gli utenti a livello globale”.

PERCHÉ GOOGLE HA TAGLIATO FUORI HUAWEI?

La mossa di Google è arrivata in seguito a un ordine del governo americano. Giovedì scorso Huawei era stata inserita da Donald Trump nella Entity List, l’elenco delle società che non possono acquistare prodotti tecnologici statunitensi senza avere ottenuto prima il via libera del governo Usa. Il Presidente americano ha giustificato la decisione con “motivi di sicurezza nazionale”.

Per la stessa ragione, nei mesi scorsi Huawei è stata di fatto bandita dal mercato degli Stati Uniti, dove non può più fare affari. La Casa Bianca sostiene che l’azienda faccia spionaggio per conto del governo cinese, ma finora non ha reso pubblica alcuna prova a sostegno delle accuse.

HUAWEI E IL 5G

Tutto questo si lega al 5G, la nuova generazione di Internet mobile ultraveloce, un mercato in cui Huawei è più avanti della concorrenza in termini di sviluppo tecnologico e di accordi con operatori mobili per la costruzione della rete e la fornitura degli apparati necessari.

È qui che nasce la disputa. A marzo il National Cyber Security Center (Ncsc), l’organismo britannico preposto al controllo della sicurezza digitale, ha pubblicato un rapporto in cui afferma che la tecnologia Huawei presenta dei “difetti” nel software ingegneristico che “governi o hacker” potrebbero sfruttare, mettendo a rischio la sicurezza nazionale. Londra ha però deciso di escludere solo parzialmente Huawei dalla costruzione del 5G britannico: l’azienda cinese non sarà coinvolta nella realizzazione del cuore della rete, ma solo di infrastrutture meno sensibili come le antenne.

Gli Usa invece hanno completamente tagliato fuori Huawei dalla creazione della rete 5G statunitense.

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