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Sistema Moda Italia: previsioni 2024 verso la sostenibilità, digitalizzazione e innovazione

Sistema Moda

Lo scorso novembre, il presidente di Sistema Moda (SMI), Sergio Tamborini, indicava i dati riferiti dal Centro Studi di Confindustria Moda per il settore Tessile e Abbigliamento (T&A) con un turn over positivo che arrivava a circa 65 miliardi con un + 3% nel 2022. Inoltre un export in crescita del 3,2% pari a 25,6 miliardi di euro. Sul podio del T&A il mercato francese con un +12% e tedesco con + 4,5%. Per il 2023 la stima del fatturato T&A è di 64,4 miliardi con un + 3% rispetto all’anno scorso. Mentre la stima Export nei primi 9 mesi 2023 è di 63 miliardi con un +3,2 % rispetto al 2022. Mercati interessati: Francia con + 3%, Germania con +4,6% e USA con dato negativo a – 4,6%.

Quali indicazioni per il 2024

Il sentiment percepito dalle analisi quantitative per il 2024 rivelano uno scenario tutt’altro che semplice. Le difficile situazioni internazionali, legate ai conflitti in essere, non permettono di fare previsioni a lungo termine, nonostante il settore moda di alto di gamma si possa definir un’area rifugio.

2021-2025 Sistema Moda Italia vede alla presidenza Sergio Tamborini

In questo trascorso periodo l’associazione ha consolidato il rapporto con le istituzioni nazionali ed europee e cercando un maggiore coinvolgimento del mondo politico al fine di una maggiore consapevolezza dell’importanza della filiera T&A per il nostro Paese, con un intervento presso i ministeri di riferimento per l’ottenimento della proroga della scadenza della sanatoria del credito d’imposta per ricerca e sviluppo, posticipata dal 30 novembre 2023 al 30 giugno 2024.

“L’impegno richiesto – in riferimento all’Agenda 2030 – coinvolge tutti i sistemi europei e crediamo fortemente che il settore Tessile Moda Italiano sia sulla strada giusta per una significativa svolta”

Purtroppo a oltre due anni dall’inizio dei lavori presso il ministero dell’Ambiente per l’introduzione tessile di un regime EPR, già vigente in molti paesi europei, la situazione è ancora ferma. Essendo l’Italia il primo player europeo perdere la leadership sul fronte EPR sarebbe un grosso danno ambiente nonché industriale.

Il presidente Sergio Tamborini, in prima persona, ha sostenuto il forte impulso dell’attività associativa nella direzione della sostenibilità della filiera costituendo il consorzio Retex.Grenn. Realtà no-profit creata da produttori della filiera moda per la gestione dei rifiuti provenienti dai prodotti utilizzati. Continuerà anche per il 2024 l’impulso verso la sostenibilità per mantenere l’eccellenza che contraddistingue l’operatività di T&A.

Blockchain, AI, digitalizzazione

Inoltre, Sistema Moda Italia, in qualità di Federazione Tessile e Moda, partecipa con il progetto TRICK a progetti europei finalizzati all’adozione di tecnologie digitali per le PMI, come ad esempio la Blockchain e l’Intelligenza Artificiale. Mentre con i progetti ALPTEXTYLE e RE4TES a rindirizzare i distretti tessili storici verso la digitalizzazione e perciò nel cercare un maggiore coinvolgimento dei giovani. Per questo non manca l’attenzione verso i più giovani al fine di colmare il divario tra gli addetti che lasceranno il lavoro per aver raggiunto il limite di età e l’avvicendamento con chi dovrà diventare protagonista attivo verso la sostenibilità e la circolarità dell’industria.

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