Meglio tardi che mai. Dopo giorni di pensamenti e dopo una valanga di proteste della comunità scientifica per la nomina di due medici No Vax nel Comitato ministeriale per le politiche vaccinali (Nitag), il ministro della Salute Orazio Schillaci si è finalmente deciso a fare retromarcia. Con un decreto ha revocato il Nitag e ha così fatto saltare le poltrone dei due medici No Vax che, con insostenibile leggerezza, lui stesso aveva nominato la scorsa settimana. Era ora che Schillaci facesse il dietrofront ma la vicenda evidenzia due aspetti non incoraggianti: che il Governo, al di là delle intenzioni dello stesso ministro, non disdegna di fare gli occhi dolci ai No Vax e che la burocrazia interna al ministero della Salute e le pressioni politiche di Lega e Fratelli d’Italia sovrastano lo stesso ministro spingendolo a figuracce come quella nomine del Comitato per le politiche vaccinali ma anche come quella dell’allontanamento dall’Oms sul piano globale per i vaccini in nome del populismo sanitario trumpiano.
Schillaci fa retromarcia, revoca il Comitato Nitag e fa saltare le poltrone dei due medici No Vax: era ora
Imagoeconomica