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Saipem, via libera all’aumento di capitale per ripianare il maxi-debito

L’assemblea degli azionisti di Saipem ha appena dato l’ok all’aumento da 3,5 miliardi di euro. La decisione è stata approvata a larga maggioranza e ha ricevuto il 61,41% di assensi rispetto al 61,49% di capitale rappresentato (lo 0,02% si è astenuto, ha espresso voto contrario il restante 0,34%). Serve per ripianare un mega-debito da 6,55 miliardi (per il 93% contratto con Eni), che salirà a 6,9 miliardi a fine anno.

Eni controlla il 42,92% del capitale, in attesa della programmata cessione del 12,5% al Fondo strategico (Cdp), mentre Dodge & Cox mantiene il 12,22% e la banca centrale cinese il 2,03%. In sede ordinaria l’assemblea ha inoltre nominato Giulia De Martino sindaco effettivo e Maria Francesca Talamonti sindaco supplente. Nel frattempo, ha preso il via questa mattina l’udienza al Tribunale di Milano sulla presunta maxi corruzione di Saipem in Algeria.

Negli ultimi anni la struttura finanziaria di Saipem “è risultata sempre più squilibrata a causa del debito”, al punto che “oggi il rapporto tra capitale proprio e capitale di debito rappresenta un vincolo per la società”. Lo ha affermato il presidente Paolo Andrea Colombo, all’avvio dei lavori dell’assemblea straordinaria. Colombo ha inoltre ricordato come gran parte dell’indebitamento contratto sia nei confronti della capogruppo Eni. Con il risultato che, al 30 settembre scorso, “il 93% del debito complessivo risultava contratto a livello infragruppo, con Eni ed Eni Finance International Sa”.

Il debito, ha spiegato il manager, “è rappresentato da 2,831 miliardi di euro di linee a breve termine (da ripianare entro 30 settembre 2016) e da 3,719 miliardi di linee a medio termine (scadenza al 30 giugno 2020).

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Tags: Saipem