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Saipem accelera sulla transizione: nuovi contratti in Italia e Algeria per bioraffinazione e fertilizzanti

Imagoeconomica

Saipem si è aggiudicata un nuovo contratto da Enilive, la società di Eni dedicata ai carburanti sostenibili, per l’espansione della bioraffineria di Porto Marghera, alle porte di Venezia. Il valore dell’accordo, che riguarda attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione (Epc), è di circa 155 milioni di euro e si inserisce nel più ampio accordo di collaborazione tra le due aziende rinnovato di recente.

L’intervento permetterà di aumentare la capacità produttiva dell’impianto da 400 a 600 mila tonnellate annue, in vista dell’avvio della produzione di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) a partire dal 2027. Il contratto odierno rappresenta il proseguimento delle attività preliminari già avviate nei mesi scorsi da Saipem, che si era occupata della progettazione di dettaglio e della fornitura delle apparecchiature critiche.

Con questo nuovo incarico, l’azienda rafforza il proprio ruolo nella transizione energetica e consolida la sua presenza nella filiera della bioraffinazione, un segmento sempre più centrale nella strategia energetica europea.

Progetto strategico in Algeria con Sonatrach

Qualche giorno fa, invece, Saipem si è aggiudicata da Sonatrach, gruppo statale algerino e la più grande compagnia petrolifera in Africa, un contratto di Front End Engineering Design (Feed) nell’ambito del progetto “Phosphate Integrated”, che punta a realizzare il primo complesso industriale algerino dedicato all’estrazione di fosfati e alla produzione di fertilizzanti.

Il contratto rientra in un processo competitivo di “dual Feed”, in cui due operatori, tra cui Saipem, elaboreranno soluzioni tecniche e progettuali alternative: al termine, Sonatrach selezionerà quella più efficiente e ne affiderà direttamente l’esecuzione tramite contratto Epc. Il lavoro di progettazione affidato a Saipem comprende le infrastrutture minerarie di Bled El Hadba, le unità di processo e i sistemi ausiliari nell’area di Oued Keberit, l’ammodernamento del porto di Annaba e la costruzione di nuovi collegamenti ferroviari.

Una volta operativo, il progetto sarà in grado di estrarre fino a 10 milioni di tonnellate di fosfati l’anno e di produrre 6 milioni di tonnellate di fertilizzanti, contribuendo alla diversificazione dell’economia algerina e al posizionamento del Paese tra i principali attori del settore a livello globale.

Saipem vanta una lunga storia di collaborazione con l’Algeria, dove opera stabilmente dal 1968 e ha contribuito allo sviluppo di importanti infrastrutture per l’industria degli idrocarburi, impianti elettrici e attività di perforazione. Il nuovo incarico nel settore dei fertilizzanti segna l’inizio di una fase diversa, che amplia il perimetro d’azione dell’azienda in un mercato considerato da sempre strategico. Al tempo stesso, rafforza il profilo di Saipem come player in grado di gestire progetti integrati complessi, grazie a un know-how consolidato sia sul piano tecnologico che su quello delle grandi opere infrastrutturali.

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Categories: Economia e Imprese