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Rosatellum, chi fu a volerlo? Letta accusa Renzi ma Iv replica: “Fu approvato da Pd, Forza Italia e Lega” dopo il No al referendum

Imagoeconomica

Il Rosatellum, la bislacca legge elettorale oggi in vigore, infiamma di nuovo la campagna elettorale. Il segretario del Pd, Enrico Letta, accusa apertamente il leader di Italia Viva ed ex segretario dello stesso Pd, Matteo Renzi di aver voluto l’attuale legge elettorale: “Ha ragione la Meloni quando dice che il Rosatellum lo impose il Pd” che allora era a guida Renzi perchè “fu Renzi che lo impose, pensando a se stesso e pensando di prendersi il 70% del Parlamento, ma poi è andata come è andata”.

ll Rosatellum non è l’Italicum e fu approvato da Pd, FI e Lega dopo il NO al Referendum del 2016

Probabilmente Letta, nella foga elettorale, confonde il Rosatellum con l’Italicum, la legge elettorale, questa sì voluta da Renzi e collegata al referendum costituzionale che però fu bocciato dagli elettori nel 2016 facendo conseguentemente decadere anche l’Italicum che poggiava sul presupposto dell’abolizione referendaria del Senato. Nei giorni scorsi glielo aveva ricordato direttamente Renzi e oggi è Maria Elena Boschi, capogruppo alla Camera di Italia Viva, a replicare seccamente all’attuale segretario del Pd Letta: “Anche oggi Enrico Letta attacca il Terzo Polo ma purtroppo dice il falso (sul Rosatellum) perchè la legge elettorale su cui il Governo Renzi ha messo la fiducia era l’Italicum con ballottaggio” e non il Rosatellum. ” Il Rosatellum – prosegue la Boschi – fu invece frutto di un accordo (Ndr. successivo al fallimento del referendum costituzionale e all’archiviazione dell’Italicum) di Pd, Forza Italia e Lega e la fiducia fu messa dal Governo Gentiloni”.

Se oggi il Rosatellum è tanto criticato perché nessuno provò a cambiarlo in Parlamento?

Al di là delle dispute da campagna elettorale, sul tavolo resta un dubbio che meriterebbe una risposta da parte di tutti. Se il Rosatellum è tanto, e giustamente, criticato, perchè forza la costituzione di coalizioni improprie e divise al loro interno, perchè negli ultimi mesi o anni nessuno in Parlamento provò seriamente a cambiarlo? La risposta è semplice e non assolve nè la destra nè la sinistra. La destra si guardò bene dal provare a modificarlo perchè ha sempre pensato che, presentandosi in coalizione, il Rosatellum l’avrebbe favorita. Discorso che vale anche per la Meloni, che per la verità non votò il Rosatellum ma che ha tutto l’interesse a tenerselo perchè, se si votasse con una legge proporzionale, dovrebbe riporre subito nel cassetto i sogni di conquistare Palazzo Chigi.

Discorso analogo per la sinistra perchè, prima della rottura sul Governo Draghi, Pd e Cinque Stelle erano convinti di presentarsi insieme alle elezioni e la coalizione li avrebbe favoriti: ecco perchè si guardarono bene dal proporre la modifica del Rosatellum salvo lamentarsene ora. Ma, come si vede, la miopia politica non paga e non basta l’ipocrisia a nasconderla.

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