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Roma, il Palazzo delle Esposizioni propone un calendario con capolavori cinematografici del ‘900

Progresso, esaltazione della macchina, emancipazione, i miti della modernità modificano costumi, moda, musica, stili di vita nel nascente Novecento, creando un gusto che i più aggiornati sostengono al grido entusiasta di “com’è moderno!”, tradotto più tardi nello slogan “nuovo è bello”.

Una fiducia incondizionata nel futuro, di cui il cinema si fa testimone immediato e ben presto detrattore impietoso. La corsa incondizionata al progresso e alla ricchezza facile rivela al suo occhio critico l’alienazione della società industriale e l’aspettativa di un mondo futuro totalmente disumanizzato: dalla risata amara di Charlot fino alla metropoli prigione di Lang.

L’emancipazione dei costumi apre lo schermo all’inconscio, svelando il lato conturbante della sessualità e il lato nero e demoniaco della società, popolata di mostri reali, come gangster o maniaci, e immaginari, come vampiri o creature preistoriche.

La rassegna presenta alcuni capolavori cinematografici prodotti nei primi quattro decenni del Novecento, incentrati su aspetti della modernità e precursori di generi che hanno attraversato un secolo di cinema, come la fantascienza o il thriller, affiancati a opere recenti dedicate agli stessi argomenti e riflessioni, con alcuni veri e propri rifacimenti. Un’altalena emozionante nel tempo, che solo il cinema può offrire con tanta evidenza, alla scoperta di cosa pensavamo di essere o speravamo di raggiungere e cosa siamo diventati, per restituire al cinema il ruolo di termometro, spesso premonitore, delle speranze e delle paure dell’epoca moderna.

Programma:

22 novembre, ore 18.00

Moon

di Duncan Jones. UK, 2009, 97’, v. it.

Omaggio alla sci-fi classica e profonda riflessione sulla solitudine umana: un astronauta in missione lunare con un robot, che ricorda quello di 2001: Odissea nello spazio, fa una scoperta sconvolgente.

 

22 novembre, ore 21.00

Tempi moderni

di Charlie Chaplin. USA, 1936, 87’, v. it

Faro della storia del cinema e vertice dell’arte di Chaplin. Attraverso invenzioni comiche esilaranti, offre una profonda riflessione sociale sulla dannazione della modernità e il fascino ambiguo della meccanizzazione.

 

24 novembre, ore 21.00

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La classe operaia va in paradiso

di Elio Petri. Italia, 1971, 111’

Il maestro del nostro cinema d’impegno civile entra in fabbrica e scatena l’urlo magistrale di Volonté contro il frastuono delle macchine, denunciando i ritmi massacranti del lavoro e l’alienazione della vita operaia.

 

25 novembre, ore 21.00

The Truman Show

di Peter Weir. USA, 1998, 103’, v. it.

Sin dalla nascita, Truman è ripreso a sua insaputa dalle telecamere di uno show televisivo. Durissima riflessione sulla supremazia dei media, che hanno trasformato il mondo in set, rendendoci tutti dei voyeur.

 

26 novembre, ore 21.00

Metropolis

di Fritz Lang. Germania, 1927, 150’, v.o. sott it. (edizione restaurata)

Vera e propria sinfonia visiva, questo capolavoro assoluto prefigura la megalopoli del futuro (è ambientato nel 2016!) come prigione alienante, dove tecnologia e magia si sovrappongono.

 

27 novembre, ore 21.00

Blade Runner

di Ridley Scott. USA, Hong Kong, UK, 1982, 117’, v. it.

Cult-movie dalle atmosfere oppressive che incarnano la nostra inquietudine per il futuro. Tra decadenti scenografie urbane, si inseguono un cacciatore di taglie e replicanti ribelli, uniti dalla paura della morte.

 

28 novembre, ore 21.00

Un chien andalou

di Luis Buñuel. Francia, 1929, 16’, v.o. sott. it.

Capolavoro onirico di Buñuel e dell’amico Salvador Dalí, delirio di associazioni mentali e allusioni visive che danno libero sfogo all’inconscio. L’occhio tagliato all’inizio è una delle immagini-choc più celebri del cinema.

 

Velluto blu

di David Lynch. USA, 1986, 121’, v. it.

Il talento visionario del cinema contemporaneo strappa l’immagine da cartolina della provincia americana, mostrandone perversioni e violenze. Il quotidiano svela il suo lato oscuro, al ritmo allucinato degli istinti.

 

29 novembre, ore 21.00

Io ti salverò

di Alfred Hitchcock. USA, 1945, 118’, v.o. sott. it

Un enigma mozzafiato a tematica psicoanalitica che il maestro del thriller costruisce con la complicità visiva di  Salvator Dalì, che realizzò le immagini oniriche, e il fascino irresistibile di Ingrid Bergman e Gregory Peck.

 

2 dicembre, ore 21.00

Scarface – Lo sfregiato

di Howard Hawks, Richard Rosson. USA, 1932, 87’, v.o. sott. it.

Una delle più belle pellicole di gangster mai realizzate, divenuta un modello cinematografico. Il maestro hollywoodiano si ispira ad Al Capone, come simbolo della nuova amoralità, spavalda, violenta e morbosa.

 

3 dicembre, ore 21.00

Scarface

di Brian De Palma. USA, 1983, 170’, v.o. sott. it.

Straordinario remake che attualizza il mondo criminale alla realtà degli anni ’80, tra cocaina, modelle e disco-music. Al Pacino è il titanico antieroe di un’epoca d’illusioni di onnipotenza ed eccessi autodistruttivi.

 

4 dicembre, ore 21.00

Quarto potere

di Orson Welles. USA, 1941, 115’, v.o. sott it.  

Al suo folgorante debutto, il regista che ha cambiato per sempre il cinema attraverso libertà tecniche e narrative sorprendenti, rovescia il sogno americano nella parabola discendente di un magnate dell’editoria.

 

5 dicembre, ore 21.00

The Social Network

di David Fincher. USA, 2010, 120’, v.o. sott. it

Come sarebbe la nostra quotidianità senza Facebook? Questa straordinaria pellicola racconta la nascita del network che ha rivoluzionato la nostra socialità, tratteggiando la personalità del suo controverso ideatore.

 

6 dicembre, ore 21.00

King Kong

di Merian C. Cooper, Ernest B. Schoedsack. USA, 1933, 95’, v. it.

Un’isola sperduta, creature preistoriche, un colossale scimmione capace di sentimenti… Un incredibile film d’avventura che ha fatto storia e ancora sorprende per montaggio, scenografia ed effetti speciali.

 

8 dicembre, ore 21.00

King Kong

di Peter Jackson. USA, 2005, 187’, v.o. sott. it.

Il genio del fantasy, regista de Il Signore degli Anelli, riporta in vita e umanizza il mito del mostro preistorico in un kolossal impressionante, che ha la magia del film degli anni ’30 unita alle più sofisticate tecnologie.

 

9 dicembre, ore 21.00

Darò un milione

di Mario Camerini. Italia, 1935, 79’

Un milionario si traveste da povero per offrire un milione a chi compirà un atto spontaneo di bontà verso di lui. Tra le commedie più riuscite dei nostri anni ’30, merito della scrittura di Zavattini e della grazia ilare di De Sica.

 

10 dicembre, ore 21.00

Una poltrona per due

di John Landis. USA, 1983, 112’, v.o. sott. it.

Due finanzieri invertono i destini di un manager e di un poveraccio, scommettendo che è l’ambiente a fare l’uomo e non viceversa. Strepitosa commedia con la coppia Dan Aykroyd ed Eddie Murphy.

 

11 dicembre, ore 21.00

M – Il mostro di Düsseldorf

di Fritz Lang. Germania, 1931, 115’, v.o. sott. it.

Il maestro dell’Espressionismo incarna il demone interiore di un’intera società in un assassino di bambini e fonda il filone sui serial-killer, unendo l’espressività del muto alla modernità inquietante del sonoro.

 

12 dicembre, ore 21.00

Il silenzio degli innocenti

di Jonathan Demme. USA, 1991, 118’, v. it.

È significativo che uno dei film decisivi di oggi, per pubblico e critica (cinque premi Oscar), sia incentrato su un serial killer, in simbiosi con la sua antagonista, fragile antidoto razionale al terrore contemporaneo.

 

13 dicembre, ore 21.00

Dracula

di Tod Browning. USA, 1931, 74’, v.o. sott it.

Classico dell’horror che ha rovinato il sonno a intere generazioni di spettatori terrorizzati, grazie all’intensa interpretazione di Bela Lugosi, che trasformò il sanguinario vampiro in un dandy dal fascino spietato.

 

16 dicembre, ore 21.00

Dracula di Bram Stoker

di Francis Ford Coppola. USA, 1992, 125’, v. it.

Il maestro del cinema contemporaneo resuscita il vampiro attraverso una visione potente, sfarzosa, violenta, intrisa di incubi dal sapore espressionista, raggiungendo uno dei vertici del cinema gotico di oggi.

 

17 dicembre, ore 21.00

Voglio danzar con te

di Mark Sandrich. USA, 1937, 100’, v. it.

La coppia regina del musical Fred Astaire e Ginger Rogers, numeri di ballo strepitosi, musiche di George Gershwin, tanta leggerezza, simpatia e sentimenti: la ricetta vincente della grande Hollywood classica.

 

18 dicembre, ore 21.00

Moulin Rouge!

di Baz Luhrmann. USA, Australia, 2001, 127’, v.o. sott. it.

Capolavoro del musical contemporaneo, caleidoscopio travolgente di coreografie, scenografie  kitch, canzoni strepitose  da Elton John ai Queen: grande spettacolo ed emozioni senza sosta.

 

19 dicembre, ore 21.00

Fantasia

prodotto da Walt Disney, di autori vari. USA, 1940, 120’, v. it.

Il genio creativo Disney incontra la musica classica: su celebri brani diretti da Leopold Stokowski s’innestano animazioni sublimi, dall’Universo ai dinosauri, dall’Olimpo a Topolino apprendista stregone pasticcione.

 

20 dicembre, ore 21.00

La città incantata

di Hayao Miyazaki. Giappone, 2001, 125’, v. it.

Capolavoro del maestro indiscusso del cinema di animazione contemporaneo, vincitore di un Orso d’Oro e un Oscar, ambienta in uno stupefacente mondo fiabesco un viaggio interiore di crescita e perdita.

INFORMAZIONI

Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema

scalinata di via Milano 9 a, Roma

www.palazzoesposizioni.it

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

I posti verranno assegnati a partire da un’ora prima dell’inizio di ogni proiezione. Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della membership card. L’ingresso non sarà consentito a evento iniziato.

 

 

 

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Tags: CinemaRoma