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Rimborsi Iva, arriva il “rating” per le imprese

Le nuove regole per semplificare e accelerare i rimborsi saranno contenuti in una circolare, che sarà diffusa a breve. Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, ne ha parlato con il presidente del comitato tecnico Fisco di Confindustria, Andrea Bolla, in occasione di uno dei periodi incontri organizzati sul territorio tra le due organizzazioni.

L’innovazione del rating servirà a selezionare le imprese che, in quanto strutturalmente a credito di Iva, potranno evitare la ripetizione di tutti gli adempimenti a ogni richiesta, a condizione di essersi mostrate completamente affidabili per il Fisco.

Chi avrà un “rating” elevato potrà beneficiare di modalità speditissime e minimi adempimenti per vedere esaudite le richieste di rimborso Iva. Chi si troverà nel secondo gruppo, comunque troverà semplificazioni e tempi più veloci per recuperare l’Iva in eccesso. Solo una piccola parte dei contribuenti, che sarà classificato dall’Agenzia a più elevato rischio fiscale, dovrà continuare a seguire le procedure attuali. Si tratterà, comunque, di un numero ristretto di imprese, probabilmente meno di un quinto del totale.

L’Agenzia delle entrate è da tempo impegnata a migliorare i tempi di rimborso dei crediti d’imposta, con risultati che Confindustria sta apprezzando, come rilevato da Bolla. L’anno scorso sono stati erogati 11,5 miliardi di euro contro i 7 del 2012, e con diverse circolari sono stati chiariti aspetti fondamentali dell’obbligazione tributaria, a cominciare dagli errori di competenza o dalle perdite su crediti.

Restano, però, i problemi oggetto della procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea contro il nostro Paese, per quanto riguarda i tempi ancora troppo lunghi dei rimborsi nonché i costi che le procedure italiane impongono alle imprese in termini di garanzie e fideiussioni pretese dall’amministrazione finanziaria per procedere ai rimborsi dovuti.

L’iniziativa del rating, annunciata da Befera, dovrebbe aiutare a risolvere in buona parte i problemi sollevati dall’Unione europea.

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