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Riforma dei commercialisti, Governo approva ddl: ecco le principali novità

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Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di delega al governo per la riforma della disciplina dell’ordinamento della professione di dottore commercialista e di esperto contabile, il cui esame era stato rinviato nella riunione di una settimana fa. La revisione riguarda l’ordinamento di una categoria da oltre 120.000 esponenti in tutta Italia e prevede a partire da adesso, per lo meno nelle intenzioni dell’esecutivo che vedremo alla prova dei fatti, una disciplina nuova e più snella per dottori commercialisti ed esperti contabili.

Il comunicato stampa del Governo

Il provvedimento era stato proposto dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e contiene una riorganizzazione delle attività professionali tendendo a “valorizzare i profili multidisciplinari della categoria, per rispondere in modo più efficace alle esigenze del mercato”, scrive la stessa nota di Palazzo chigi. Si prevede dunque la revisione della disciplina del tirocinio, con la possibilità di svolgerlo interamente durante il corso di studi: triennale per gli esperti contabili, magistrale per i commercialisti. “L’obiettivo è ridurre i tempi per l’abilitazione e favorire dunque un accesso più rapido al mondo del lavoro”, ha spiegato il Governo in un comunicato. Si introducono inoltre “misure per definire una disciplina specifica per le società tra professionisti, regolamentandone l’iscrizione all’albo e il funzionamento, in linea con gli obiettivi di semplificazione e innovazione. Si rafforza infine l’obbligo di aggiornamento professionale per gli iscritti, con particolare attenzione alle nuove materie emergenti, come la crisi d’impresa”, aggiunge ancora l’esecutivo nel dare la notizia.

Le altre novità: equo compenso e cariche elettive

Un’altra novità annunciata era l’equo compenso, che prevede che la pattuizione del compenso tra le parti del contratto d’opera professionale sia libera, ma comunque proporzionata alla quantità, alla qualità nonché al contenuto specifico ed alle caratteristiche delle prestazioni professionali, e garantisca comunque un equo compenso, nonché prevedere che siano aggiornati gli specifici parametri per la determinazione dei compensi per le prestazioni professionali, anche svolte in forma associata o societaria.

Si è disposta infine la ridefinizione della disciplina in materia di accesso alle cariche elettive del Consiglio dell’ordine territoriale mediante la previsione di disposizioni volte a ridurre l’anzianità di iscrizione all’albo per l’assunzione della singola carica elettiva, nonché a valorizzare l’equilibrio generazionale e prevedendo che i regolamenti dei Consigli nazionali garantiscano la parità di genere attraverso specifiche misure, quali le quote di genere, la doppia preferenza di genere o l’alternanza di generi nella composizione della lista. Per quanto riguarda le modalità operative per lo svolgimento delle elezioni del Consiglio Nazionale si va verso una modalità telematica a distanza per l’espressione del voto.

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