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Referendum, scintille tra D’Alema e Giachetti

“Io vorrei rappresentare quelli che sono stufi di aspettare da 30 anni che si facciano le riforme”.  Con queste parole Roberto Giachetti ha concentrato il significato finale della sua posizione per il Sì al referendum, nel faccia a faccia con Massimo D’Alema alla festa de L’Unità di Roma sulla riforma costituzionale. “Per trent’anni ci siamo sempre arenati e finalmente possiamo proporre qualcosa di concreto ai cittadini che poi decideranno”, ha aggiunto Giachetti che ha poi ricordato a D’Alema: “Quando hai fatto la Bicamerale, bypassando l’articolo 138 della Costituzione, nessuno fiatava, non mi pare che nessuno abbia gridato all’attentato alla democrazia”.

 “Questa riforma è un pasticcio dannoso per il paese”. Ha replicato Massimo D’Alema secondo il quale la riforma approvata dal Parlamento e sulla quale si andrà a votare tra fine novembre e i primi di dicembre non ricalcarica le tesi della bicamerale sul superamento del bicameralismo perfetto: “Questa riforma non abolisce il Senato ma crea una Camera di serie B. Nel ’97 volevamo un Senato federale vero”.  Ma D’Alema non ha indicato la via per cambiare la riforma né quale maggioranza sarebbe pronta a sostenerla.

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Categories: Politica