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Presidenzialismo, Meloni corregge Berlusconi: “Cambio al Colle solo nella legislatura dopo”

Imagoeconomica

Giorgia Meloni tira le orecchie a Silvio Berlusconi per la gaffe che ha fatto su Sergio Mattarella e sul cambio della guardia al Colle. La leader del centrodestra conferma il pieno sostegno all’elezione popolare del Presidente della Repubblica ma sta bene attenta a non confonderla come un immotivato avviso di sfratto a un Capo dello Stato amatissimo come Mattarella.

MELONI: NESSUNA OSTILITA’ A MATTARELLA. CAMBIO AL COLLE NON SUBITO DOPO IL PRESIDENZIALISMO MA NELLA LEGISLATURA SUCCESSIVA

“Non c’è nessuna dichiarazione di ostilità nei confronti di Mattarella. Noi pensiamo – spiega la Meloni al Corriere della Sera – che la cosa più naturale e logica sia che una riforma di questa portata come il presidenzialismo, che cambia l’assetto dei poteri, entri in vigore non a governo in carica, ma nella legislatura successiva. Esattamente come è avvenuto con la riduzione del numero dei parlamentari”. La Meloni aggiunge che la bandiera del presidenzialismo non nasce da motivi contingenti ma è un obiettivo di vecchia data della destra che è comunque disposta a ricercare il dialogo, se necessario anche attraverso la costituzione di una nuova Bicamerale per le riforme istituzionali e costituzionali.

PERCHE’ LA MELONI VUOLE L’ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E NON DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO?

La numero uno di Fratelli d’Italia sostiene che l’elezione popolare del Presidente della Repubblica darebbe stabilità a uno Stato fragile come il nostro che ha avuto 11 premier diversi in 20 anni contro i 4 della Francia, i 5 del Regno Unito e i 3 della Germania. Ma se il problema è quello di dare stabilità al Governo, non si capisce perchè la destra voglia il presidenzialismo applicato al Quirinale e non l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, come da tempo va proponendo il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. Ma su questo la Meloni non risponde.

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Categories: Politica