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Presidenza Eurogruppo, Padoan nella partita

E’ tutta aperta la partita sulla nomina del prossimo presidente dell’Eurogruppo. Entro questo fine settimana si chiude il termine di presentazione delle candidature e il prossimo lunedi’ pomeriggio, il 4 dicembre, i ministri finanziari si riuniranno a Bruxelles per decidere. Intanto, fervono i contatti tra le capitali dell’Eurozona per verificare il consenso possibile attorno a questo o quel nome.

I ministri in pista, anche senza essere candidati formalmente, si contano su una mano: il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha ottime credenziale e il sostegno esplicito della Francia con le dichiarazioni rilasciate dal ministro delle Finanze Bruno Le Maire e l’imprimatur ricevuto dall’eurocommissario Moscovici. Tuttavia Padoan non è il solo a concorrere per questo importante incarico: dovrà vedersela soprattutto con il portoghese Mario Centeno mentre sullo sfondo restano le candidature dell’austriaco Joerg Schelling, il lussemburghese Pierre Gramegna. Berlino sponsorizzerebbe la ministra lettone Dana Reisniece-Ozola, esperta di business ed ex campionessa di scacchi.

Scelta complicata: da un lato il partito socialista rivendica il posto dato che le tre massime cariche Ue sono coperte da esponenti del partito popolare; dall’altro lato l’ipotesi Padoan si scontra con il fatto che sono italiani il presidente della Bce (Draghi) e il presidente del Parlamento europeo (Tajani). Inoltre, la sua permanenza al governo dopo le elezioni di primavera è totalmente incerta. Qualcuno sussurra che la scelta potrebbe essere rinviata, complice anche l’assenza del nuovo governo tedesco. Ma il primo a non voler la prosecuzione di un mandato a tempo all’olandese Jeroen Dijsselbloem è il governo dell’Olanda: Disselbloem è un ex ministro del Partito del Lavoro uscito sconfitto dalle recenti elezioni. Le candiddature andranno presentate entro giovedì mentre la decisione finale arriverà lunedì prossimo.

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Categories: Politica