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Porto Marghera, accordo Edison-Ansaldo: “In 3 anni al top in Europa”

Edison Energia

Edison e Ansaldo Energia insieme per fare dell’impianto termoelettrico di Marghera Levante (in provincia di Venezia) un caso di eccellenza italiana in Europa. L’accordo è stato firmato martedì 5 marzo a Genova e si inserisce nel piano di Edison per supportare la transizione energetica del Paese con investimenti in Italia di 2 miliardi di euro nel triennio 2019-2021. Il contratto con Ansaldo prevede un nuovo ciclo combinato a gas di ultima generazione che userà la più avanzata tecnologia italiana e che farà dell”impianto veneto il più efficiente del continente.

L’investimento specifico ammonta a oltre 300 milioni di euro e sarà destinato anche alla realizzazione dell’isola di potenza, che comprende la turbina a gas ad alta efficienza GT36 sviluppata dalla società genovese, anch’essa esempio di eccellenza italiana. La nuova turbina alimenterà dunque il ciclo combinato di Marghera, che avrà una potenza elettrica complessiva di 780 MW e un rendimento energetico pari al 63%, il più alto reso disponibile oggi dalla tecnologia. Questo si tradurrà in un abbattimento delle emissioni specifiche di CO2 del 40% rispetto alla media dell’attuale parco termoelettrico italiano e di quelle di ossidi di azoto (NOX) di oltre il 70%: risultati importantissimi nell’ottica della transizione energetica del Paese. Il nuovo impianto sarà pronto tra tre anni e i lavori di rifacimento impiegheranno 600 persone, mentre la centrale a pieno regime continuerà a impiegare 31 persone, permettendo di confermare gli attuali livelli occupazionali.

“Vogliamo avere un ruolo di leadership nella transizione energetica italiana: oggi compiamo un importante passo in questa direzione e siamo ulteriormente orgogliosi che questo avvenga grazie all’accordo tra due eccellenze industriali italiane impegnate entrambe nel promuovere lo sviluppo, l’innovazione e la sostenibilità del Paese – ha dichiarato Marc Benayounamministratore delegato Edison –. Il nostro è un impegno concreto che riflette gli assi disegnati dal Piano Energia e Clima in un piano di investimenti nazionale di 2 miliardi di euro nel triennio 2019-2021. Oggi partiamo per un viaggio entusiasmante che unisce Genova, Milano e Venezia e che al contempo aprirà la strada a nuove opportunità nel resto dell’Italia”.

“Il contratto firmato martedì ha almeno tre valenze – ha invece sottolineato Giuseppe Zampini, Amministratore Delegato di Ansaldo Energia. La prima ovviamente è commerciale, si tratta di una commessa significativa per volume e impegno. La seconda è tecnologica: grazie alla fiducia che Edison ci ha dato andremo a realizzare la turbina a gas più grande del portafoglio prodotti della nostra società. La terza è che torniamo a lavorare in Italia, dopo un decennio almeno in cui la stragrande maggioranza del nostro business era all’estero”.

Il nuovo ciclo combinato a gas naturale sarà composto, oltre che dalla turbina GT36 da 530 MWe, da un generatore di vapore a recupero, una turbina a vapore da 250 MWe e un sistema catalitico di riduzione degli ossidi di azoto (SCR). Questa isola di potenza sostituirà i due gruppi di generazione elettrica attualmente in esercizio: il primo gruppo verrà smantellato, mentre il secondo servirà come riserva disponibile, in caso di fermate per manutenzione del nuovo ciclo combinato. Il progetto porterà anche a una razionalizzazione della struttura dell’impianto con una riduzione dei camini da 5 a 3 con conseguente minor impatto visivo. Il parco produttivo di Edison in Italia è composto da 153 impianti per una potenza complessiva di 6,1GW. Circa l’80% dell’energia elettrica che Edison ha prodotto nel 2018 è termoelettrica grazie a 14 centralitutte a ciclo combinato a gas, per una potenza installata di 4,5 Gigawatt. Edison è stata la prima, nel 1992, a introdurre in Italia il ciclo combinato alimentato a gas naturale (CCGT: Combined Cycle Gas Turbine), la tecnologia termoelettrica più efficiente e sostenibile.

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Categories: Economia e Imprese