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Piazza Affari regge ma Leonardo cade ancora

Leonardo

I listini europei tentano il recupero, dopo l’apertura in rialzo di Wall Street, ma alla fine chiudono deboli, con l’indice Eurofirst 300 che cede lo 0,28%. Piazza Affari si ferma in lieve rialzo, +0,11%, 23.507 punti. Le vendite penalizzano anche oggi Leonardo, -2,02%, mentre le utility recuperano terreno e le banche risultano contrastate. Archiviano la sedute in calo Londra -0,72% e Francoforte -0,06%. Meglio Parigi +0,15% e Madrid +0,22%.

I principali listini di New York rimbalzano, dopo due giorni di fila di ribassi. Vola Boeing, grazie ai conti trimestrali. In rally Xerox, che sarà acquistata dalla giapponese Fujifilm e quotata a Wall Street con il nome Fuji Xerox. Bene anche il comparto tech, con Microsoft e Facebook in rialzo in vista dei risultati che saranno pubblicati a mercati chiusi.

Questa sera termina inoltre la riunione della Federal Reserve sui tassi di interessi, l‘ultima dell‘era Yellen. Sul fronte macro sono stati diffusi in mattinata i dati preliminari di gennaio sull’inflazione dell’Eurozona, in calo all’1,3% dall’1,4% di dicembre (1% il dato core) e sulla disoccupazione, stabile sui livelli minimi da gennaio 2009 all’8,7 per cento.

Il cambio euro dollaro resta in zona 1,243. Il petrolio è in calo frazionale, Brent 68,37 dollari -0,22%. L’oro viaggia oltre 1340 dollari l’oncia. Poco mosso il secondario italiano, con il rendimento del Btp 10 anni a 2,04% e lo spread con il Bund a 134.00 punti (+0,53%). In Piazza Affari la blue chip migliore oggi è Italgas, +2,14%, che nel pomeriggio ha annunciato la chiusura di due operazioni già note, vale a dire l’acquisto di rami d’azienda di Amalfitana Gas e di AEnergia Reti.

Bene A2a +0,88%; Enel +0,83%. Fra i finanziari svettano Finecobank +1,01% e Banco Bpm +0,87%. Il lato vendite del Ftse Mib vede sempre Leonardo in maglia nera, dopo il tonfo di ieri con la presentazione del piano industriale 2018-2022 e nonostante l’ad, Alessandro Profumo, ribadisca che la società tornerà a crescere. I broker restano diffidenti, soprattutto gli stranieri, ma gli analisti italiani sono meno severi.

Banca Akros conferma il buy e Mediobanca Securities esprime un giudizio positivo. Intanto l’agenzia Fitch rende noto che la revisione al ribasso della generazione di cassa attesa nel 2018 non avrà un impatto immediato sui rating (BBB-/stabile) del gruppo aerospaziale e della difesa. Fitch si aspetta che il free cash flow si stabilizzi intorno al 2-3% nel medio-lungo termine.

In calo Brembo -1,74%; Buzzi -1,62%; Saipem -1,44%. Fra le banche la peggiore è Ubi, -1,37%. Fuori dal listino principale, riprendono la corsa Monrif -14,98% e Poligrafici Editoriale +3,7%. Nel settore bancario si afferma Creval +3,69%. Il maggior ribasso del giorno è per Safilo Group -5,94%, dopo la presentazione dei conti 2017. Seconda giornata di realizzi sul titolo Technogym -3,92%.

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Categories: Finanza e Mercati