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Pensioni, Bankitalia: “Non si torni indietro”

Ancora barricate sulle pensioni. “È importante non fare passi indietro” sulle riforme degli anni scorsi: lo ha detto il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, nel corso di un’audizione sulla manovra in Senato, sottolineando che “nel lungo periodo la sostenibilità delle finanze pubbliche poggia in larga misura sulle riforme pensionistiche introdotte in passato, che assicurano una dinamica della spesa gestibile nonostante l’invecchiamento della popolazione”.

Il riferimento è alla richiesta dei sindacati, che trova ampio consenso in Parlamento, di bloccare l’adeguamento automatico dell’età pensionabile alla speranza di vita calcolata dall’Istat. Il meccanismo, introdotto dall’ultimo governo Berlusconi e confermato dalla riforma Fornero, alzerà l’asticella a 67 anni dal 2019.

Sulle pensioni “è importante non tornare indietro. Mantenere, preservare e difendere l’equilibrio ottenuto con le riforme pensionistiche del passato è una priorità assoluta – ha continuato Signorini – Tuttavia questo non vuol dire che non vi possano essere aggiustamenti su singoli casi: l’importante è mantenere la sostenibilità dell’intero sistema”.

Sulla stessa linea il presidente della Corte dei Conti, Arturo Martucci di Scarfizzi, che sempre in audizione a Palazzo Madama ha sottolineato la necessità di tutelare “gli equilibri di fondo della finanza pubblica” e di limitare la platea dei destinatari dei possibili interventi solo “alle situazioni di effettivo disagio”, con l’obiettivo di “minimizzare gli ovvi effetti di frammentazione che” gli interventi “finiscono per produrre”. Il presidente dei giudici contabili chiede inoltre di articolare i ritocchi “in modo più chiaro possibile per favorirne la celere implementazione”.

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