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Pdl: stop Parlamento dopo decisione Cassazione su Berlusconi. Grillo al Colle: “Sciolga le Camere”

Dopo l’ultimo caso legato alle vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi, il Pdl chiede e ottiene di bloccare il Parlamento. La conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha deciso di sospendere i lavori per la giornata di oggi, accogliendo la richiesta del partito di centrodestra, in subbuglio per la scelta della Cassazione di anticipare al 30 luglio la sentenza sul caso Mediaset. La decisione, essendo stata votata a maggioranza, con l’opposizione di Sel e M5S, sarà sottoposta al voto in Aula. 

Quanto alla Camera, in questo caso l’Aula stessa ha approvato la proposta di rinvio della seduta di oggi, che aveva fra l’altro all’ordine del giorno il decreto per l’Ilva. Il tempo perso verrà recuperato all’inizio della prossima settimana. Ha votato a favore anche il Pd, Scelta Civica e Fratelli d’Italia. Contrari M5S, Lega e Sel. Il sì è arrivato con  “171 voti di differenza”, ha annunciato in Aula la presidente Laura Boldrini. 

LA SPIEGAZIONE DI SCHIFANI

“Da parte nostra non c’è alcuna volontà di bloccare il Parlamento – ha spiegato il capogruppo pidiellino al Senato, Renato Schifani -. Abbiamo chiesto la sospensione del lavori per fare in modo che i nostri gruppi discutano sulla delicatissima e drammatica situazione che sta vivendo il Paese. La corte di Cassazione, con un provvedimento senza precedenti e che ci preoccupa non poco, ha fissato nel termine di venti giorni un’udienza che deciderà sulla persecuzione giudiziaria o meno nei confronti di Silvio Berlusconi. Dobbiamo assumere le conseguenti determinazioni nel rispetto della democrazia, con l’intento di riprendere il nostro impegno appena sarà esaurita questa fase di riflessione”.

LA REPLICA DELLA CASSAZIONE

Non si è fatta attendere la replica di Giorgio Santacroce, presidente della Cassazione: “Non c’è nessun accanimento – ha detto –. Il senatore Berlusconi è stato trattato come qualunque imputato in un processo con imminente prescrizione”.

LUPI BLINDA IL GOVERNNO, MA LA CABINA DI REGIA CON LA MAGGIORANZA E’ CANCELLATA

Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha sottolineato che “l’anticipo della sentenza della Cassazione non mette a rischio la maggioranza ma la democrazia in questo Paese. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro e andiamo avanti”.

Il Pdl tuttavia non parteciperà al vertice di maggioranza su lavoro e fisco in programma per oggi pomeriggio. “Non ci sarà la riunione della cabina di regia prevista per le 14”, ha annunciato Renato Brunetta, capogruppo Pdl alla Camera. Il vertice era in programma a Palazzo Chigi con il ministro dell’Economia Saccomanni per discutere su vari provvedimenti, fra cui l’eventuale cancellazione del rincaro Iva e dell’Imu sulla prima casa. 

Inizialmente Brunetta aveva parlato di uno stop di tre giorni. Poi si era corretto, spiegando che la “pausa di riflessione” sarebbe durata solo due giorni. Infine, il senatore Maurizio Gasparri ha chiarito che la richiesta di sospensione dei lavori avrebbe riguardato solo la seduta odierna. 

GRILLO A COLLOQUIO CON NAPOLITANO: “SCIOLGA IL PARLAMENTO”

Intanto, dopo un colloquio di oltre due ore con il Capo dello Stato, Beppe Grillo ha tenuto un’infuocata conferenza stampa. “Ho chiesto al Presidente di fare qualcosa – ha detto il leader del Movimento 5 Stelle –, faccia riformare la legge elettorale, sciolga il Parlamento. Ci sono cose che si potrebbero fare immediatamente (reddito di cittadinanza, F35), ma con questa gente non si può. Noi abbiamo il 25%, siamo in un angolo. Se il Parlamento è così, usciremo dal Parlamento. Ma se si torna a elezioni noi ci saremo, non s’illudano”. 

Quanto all’economia, Grillo ha detto ha Giorgio Napolitano che “il debito pubblico va ridiscusso, perché sta divorando lo stato sociale. Si può rimanere nell’euro solo rinegoziando le condizioni, o con gli eurobond o con la ristrutturazione del debito, misura che colpirebbe soprattutto la Francia e la Germania. Non possiamo fallire in nome dell’euro”.

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Categories: Politica