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Patek Philippe 1518: il Santo Graal degli orologi da polso

Goldberger

Introdotto nel 1942 e prodotto in sole 281 unità, il 1518 è stato il primo modello ad unire calendario perpetuo e cronografo e col tempo è divenuto anche un’icona di design senza tempo. Accanto alla produzione standard del 1518, in oro giallo o rosa, Patek Philippe ha realizzato 4 esemplari in acciaio. “1518 acciaio”, un binomio che non lascerebbe indifferente nemmeno il più disilluso dei collezionisti, un binomio che pochissimi possono dire di aver fatto proprio.
L’ultima volta in cui un Patek Philippe 1518 acciaio ha calcato le scene del mercato è stato nel 2016, provocando un gran trambusto. Infatti, Phillips vendette il primo 1518 acciaio prodotto per la cifra di 11 milioni di franchi, stabilendo il record per l’orologio da polso più caro mai battuto.

La notizia della vendita del 1518 in acciaio per 11 milioni ha fatto da cassa di risonanza per tutto il mercato dell’orologeria con molte testate importanti che ne hanno riportato la notizia, favorendo l’entrata nel mercato di nuovi investitori.

1518 acciaio venduto da Joseph Lang Budapest. Credits: Goldberger


Dopotutto ogni mercato possiede il proprio santo graal, un oggetto simbolo del collezionismo di quel settore che fa sognare ogni appassionato ma rimane appannaggio di pochissimi.
Estrema rarità, bellezza ma soprattutto un’aura di mistero e fascino, sono questi i tratti che accomunano tali oggetti irraggiungibili ed, in quanto tali, punto di arrivo di ogni collezionista.
I motivi per cui il 1518 in acciaio è speciale sono diversi, il primo lo abbiamo già accennato, ovvero la rarità con 4 unità uscite dalla fabbrica. Il secondo riguarda il materiale, ovvero l’acciaio un metallo “povero” che all’epoca non era visto di buon occhio dall’orologeria di lusso ma che proprio in quegli anni si stava via via emancipando. L’intuizione geniale di vestire il 1518 di acciaio ne rivela un’anima sportiva, che spesso passa in secondo piano ma che era ben chiara nella mente di chi per primo ha unito il cronografo, usato nelle competizioni, ad una complicazione raffinata come il calendario perpetuo.
Dei 4 Patek Philippe 1518 conosciuti, 3 vennero prodotti nel 1943 e si presentano identici l’un l’altro. Il quarto, invece, risale al 1947 e presenta delle piccole differenze nella cassa.
Due dei primi tre esemplari vantano una storia comune molto interessante infatti, i segnatempo approdarono presso Joseph Lang Budapest (agente Patek Philippe per l’Ungheria) il 22 febbraio del 1944, in piena Seconda Guerra Mondiale.

1518 acciaio venduto da Joseph Lang Budapest. Credits: Goldberger 


Provate ad immaginare il momento: mentre tragedia e disperazione imperversano in tutta l’Europa martoriata dai bombardamenti, un piccolo concessionario ungherese riceve non uno ma ben due 1518 in acciaio e riesce addirittura a venderli di lì a poco.
Entrambi gli esemplari saranno poi rinvenuti in Germania, mentre il terzo fu il primo a rivedere la luce a New York già nei primi anni ’80.

1518 acciaio. Credits: Goldberger


Il quarto ed ultimo orologio prenderà tutt’altra strada ed andrà in oriente, per essere poi rinvenuto in Turchia negli anni 90.

1518 acciaio. Credits: Goldberger. 


Le apparizioni dei 1518 in acciaio in asta si contano sulle dita di una mano e, manco a dirlo, hanno sempre raggiunto quotazioni altissime. Non deve sorprendere che negli anni i 4 orologi abbiano cambiato proprietario molto raramente, proprio in virtù dell’immenso valore collezionistico sempre rimasto immutato a dispetto di trend e mode passeggere. Oggi i 4 esemplari risiedono nelle collezioni più prestigiose al mondo e risulta quantomeno improbabile che essi appaiano di nuovo nel breve periodo. Non sappiamo quando un altro 1518 acciaio apparirà in asta, né la sua possibile quotazione ma ciò di cui siamo certi è che non smetterà mai di conservare il suo status di orologio perfetto ed inarrivabile.

La ricerca è stata svolta per FIRSTonline da Lorenzo Rabbiosi – The Watch Boutique

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