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Parlamento – Commissioni e Copasir, gara al fotofinish fra i partiti

Ore decisive per il destino delle commissioni parlamentari e del Copasir, il comitato di controllo dei servizi segreti. Sul primo fronte, saranno assegnate decine di poltrone fondamentali per il funzionamento di Camera e Senato: 28 da presidente, 56 da vicepresidente e 56 da segretario. L’insediamento è previsto per domani.

Le nomine più bollenti sono la presidenza delle commissioni permanenti Giustizia e Infrastrutture e quella del Copasir. La prima casella è oggetto delle mire pidielline al Senato, dove il centrodestra vorrebbe piazzare l’ex ministro Francesco Nitto Palma, un nome inviso però sia al Pd sia a Scelta civica, che gli contrappone quello del giurista Gregorio Gitti, ordinario di Diritto privato a Milano e genero di Giovanni Bazoli. 

La partita è significativa in primo luogo per l’impatto che potrebbe avere sulle vicende giudiziarie in cui è coinvolto Silvio Berlusconi (proprio oggi la Cassazione ha respinto la richiesta dei legali del Cavaliere di spostare i processi Mediaset e Ruby da Milano a Brescia).    

Sul versante delle telecomunicazioni, invece, il Pd avrebbe ottenuto il ritiro della candidatura del senatore Pdl Paolo Romani alla guida della commissione Infrastrutture perché il suo profilo è ritenuto troppo vicino agli interessi delle aziende del Cavaliere.

Quanto alla presidenza del Copasir, si tratta dell’obiettivo principale del Movimento 5 Stelle, che candida il capogruppo al Senato Vito Crimi, ma alla fine dovrebbe essere assegnata a Ignazio La Russa grazie al sostegno della Lega.

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