X

Oro ai massimi di sempre, Ops Intesa-Ubi si chiude domani

Foto di Csaba Nagy da Pixabay

I mercati aprono stamane all’insegna dell’oro, che ha eguagliato il massimo di sempre del settembre 2011, a quota 1.920,9 dollari. In una settimana il metallo prezioso ha guadagnato più del 5%, segnando il rialzo maggiore in oltre tre mesi. È un sintomo dell’incertezza che accompagna la crescita delle tensioni geopolitiche: nel fine settimana agenti federali hanno forzato le porte per entrare nel consolato cinese di Houston. Le agenzie riferiscono che è già scattata la ritorsione cinese con lo sgombero della sede diplomatica Usa a Chengdu. Ma la corsa all’oro riflette anche la debolezza dei tassi alla vigilia del board della Federal Reserve che mercoledì non potrà che ribadire la politica dei tassi quasi zero.

DOLLARO DEBOLE, L’EURO SALE A 1,1693

Il dollaro si indebolisce anche oggi nei confronti di quasi tutte le valute di riferimento; l’euro tratta stamane a1,1693 sul dollaro, ai massimi da 22 mesi.

In questa cornice contrastata si apre una settimana ricca di dati macro e soprattutto di conti aziendali. La Borsa di Tokio riapre in calo dello 0,5% dopo due sedute di chiusura per festività. L’Hang Seng di Hong Kong e lo Shanghai Composite sono in lieve rialzo. Il Kospi di Seul avanza dell’1%. BSE Sensex di Mumbai +0,2% in avvio di seduta.

A tener banco in Asia è l’andamento del settore hi-tech, fortemente influenzato dalla politica. In settimana si terrà la conferenza produttiva di Huawei, nel mirino delle intelligence occidentali.

BOOM DEI CHIP DI TAIWAN GRAZIE AD INTEL

Ancora più agitato l’orizzonte dei chip. Il Taiex di Taipei stamattina è sui massimi degli ultimi trent’anni e guadagna il 2,5% grazie al rally di Taiwan Semiconductor Manufacturing (+10%). Il produttore di chip per conto terzi avrebbe ricevuto da Intel un grosso ordine per chip di ultima generazione, mente un altro cliente, Amd, avrebbe incrementato una commessa fornita in precedenza. Il Commercial Times scrive che Tsmc avrebbe impegnata tutta la capacità produttiva fino a metà 2021.

Il petrolio Brent è poco mosso a 43,3 dollari il barile

RIUNIONE DELLA FED, ESCE IL PIL DI USA, GERMANIA E ITALIA

In attesa della Fed, i repubblicani presenteranno oggi la loro proposta per il pacchetto di stimoli all’economia americana. I disaccordi tra la Casa Bianca e i repubblicani al Senato hanno fatto andare avanti i negoziati anche nel fine settimana, ma adesso “l’amministrazione e i repubblicani sono completamente sulla stessa linea”.

In settimana uscirà anche il dato del Pil Usa del secondo trimestre. Importanti anche i dati macro in arrivo dall’Europa: giovedì uscirà il dato del Pil della Germania, venerdì quello dell’Italia. Giovedì verranno diffusi anche i dati sulla disoccupazione in Italia e in Germania e quelli sull’inflazione tedesca. Venerdì sapremo il livello dell’inflazione nell’Eurozona e in Italia.

ARRIVANO I CONTI DEI BIG USA, IN EUROPA C’È LVMH

Sarà soprattutto la settimana dei conti semestrali per una fetta rilevante delle società quotate. Oggi in Europa è il giorno di Lvhm, di Ryanair e del gigante tedesco del software Sap.

In Usa arriveranno in settimana i conti di Google, Facebook, Amazon e Apple, oltre a una nutrita schiera di titoli dell’indice S&P 500.

A PIAZZA AFFARI SI INIZIA CON ITALGAS E MONCLER

A Milano prende quota la stagione delle trimestrali. Spiccano venerdì i conti di Fca e Poste Italiane. Si comincia oggi con Italgas e Moncler. A rapporto anche Caltagirone, Molmed, Piaggio e Sogefi.

Il calendario prevede anche la distribuzione del dividendo di Raiway (0,2329 euro)

In serata il Tesoro comunicherà le modalità dell’asta dei Btp a medio lungo del giorno 30.

CDP IN ASPI IN CONTEMPORANEA CON L’IPO

È cominciato a Piazza Affari il conto alla rovescia per l’esito dell’Opas di Intesa Sanpaolo su Ubi che scadrà domani.

L’ingresso di Cassa depositi e prestiti e degli altri futuri soci in Autostrade per l’Italia non avverrà gradualmente, come previsto in un primo tempo, ma sarà contestuale all’Ipo con cui Aspi sarà quotata in Borsa. È questo, secondo Ansa, lo schema previsto nel Memorandum of understanding nelle mani di Atlantia, ma per la cui firma non è ancora fissata una data. L’ingresso di Cdp avverrà ai prezzi dell’Ipo.

IL BTP VA A CACCIA DEI BONOS SPAGNOLI

Il Btp riparte da un rendimento dello 0,99% grazie a sette settimane positive di seguito, l’ultima chiusa con un ottimo +1,5%. L’effetto Recovery Fund potrebbe spingere il rendimento sul minimo storico a 0,80% risalente al settembre 2019 e anche oltre, nel range 0,50%.

Il Btp recupera credibilità anche nei confronti della Spagna, compagna di viaggio nel segmento dei periferici: lo spread Italia/Spagna ha chiuso a 65 punti base, livello più basso da fine marzo.

Related Post
Categories: News