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Netflix regina dei lockdown: +25% contro -10% del mercato

Imagoeconomica

L’ascesa dello streaming di Netflix sembrava già inarrestabile prima del Covid, ma con l’arrivo della pandemia il mercato globale dell’audiovisivo si è polarizzato fino all’estremo. Come emerge da un rapporto dell’Area Studi Mediobanca sul settore Media & Entertainment italiano e mondiale, nei primi 9 mesi del 2020 i principali operatori internazionali di radio e tv hanno registrato mediamente un calo del fatturato pari al 9,9% (unico segno positivo per Fox: +8,1%). Nello stesso periodo, invece, Netflix ha continuato a guadagnare terreno con un +24,9%.

Sul fronte del risultato netto, la differenza è ancora più impressionante: -76,3% per i media tradizionali a fronte del +73,4% registrato dalla regina dello streaming.

Quanto alla redditività, sempre fra gennaio e settembre dell’anno scorso, Netflix ha fatto segnare un ebit margin del 19,8%, in crescita di 5,2 punti percentuali su base annua (l’incremento più elevato tra tutti gli operatori internazionali).

Sarebbe sbagliato però credere che questo risultato sia solo figlio dei vari lockdown imposti nell’ultimo anno. Già nel periodo 2015-2019, infatti, Netflix aveva registrato un tasso annuo di crescita composto (Cagr) dieci volte superiore rispetto alla media delle altre emittenti tradizionali: +31,3 contro +3,3%. Per avere un’idea di quanto ampia sia la differenza, basti pensare che al secondo posto nella classifica globale per questa statistica c’è il +8,6% registrato da Fox.

Netflix, scrivono gli esperti di Mediobanca, è “un’azienda che ha saputo reinventarsi in maniera profetica”: fondata nel 1997 come “l’Amazon dei DVD”, solo nel 2007 comincia la svolta dello streaming e dal 2013 debutta nella produzione dei contenuti.

Purtroppo, sottolineano gli analisti, non sono disponibili i dettagli delle attività italiane di Netflix, che fanno capo alla holding Netflix International.

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Categories: Economia e Imprese