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Netflix boom, triplo record Usa, occhio a Tim

Sono passati 30 anni dal lunedì nero (19 ottobre 1987), quando l’indice Dow Jones lasciò sul terreno il 22,8% del suo valore sotto la pressione, per la prima volta, degli ordini automatici. Da allora è cresciuto in maniera esponenziale il peso dell’economia virtuale, la vera protagonista dell’attuale rally del mercato. 

Uno dei campioni assoluti della nuova era è senz’altro Netflix, protagonista di un trimestre record. I conti, annunciati dopo la chiusura dei listini, segnalano il boom dei abbonati (6,3 milioni in tre mesi, di cui 4,45 milioni in Asia ed Europa) e delle entrate, giunte a sfiorare i 3 miliardi di dollari (+30%) ancor prima del recente aumento dei canoni di abbonamento. Risultati premiati dal mercato, che nel dopo Borsa, ha spinto il titolo su del 2% oltre i massimi segnati in giornata; nel 2017 l’incremento è stato finora del 64%. Grazie a questi numeri Netflix si accinge a vincere la battaglia dei contenuti: nel 2018 saranno investiti 8 miliardi di dollari in nuove produzioni per battere la concorrenza vecchia (le majors di Hollywood, Walt Disney) e nuova (Apple ha appena arruolato Steven Spielberg, battono alle porte i film di Amazon).

Il caso ha voluto che la sfida di Netflix prendesse forma nel giorno del golden power, la regola imposta dal governo per la Telecom targata Bolloré. Tra le altre conseguenze, il provvedimento potrebbe accelerare il processo di trasformazione dell’ex incumbent, favorendo l’integrazione di “mezza Telecom (orfana della rete) in Vivendi, e l’alleanza con i “nemici” di Mediaset, ultima chance per raccogliere almeno le briciole della torta in mano a Netflix e compagnia.  
 
Stamattina la Borsa del Giappone si avvia a chiudere in rialzo: indice Nikkei +0,2%.? 
Alla vigilia del congresso del Partito Comunista della Cina, salgono le Borse cinesi. Hong Kong +0,2%, indice CSI300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,2%. Seul +0,2%. Mumbai -0,2%. 
 
TORNA A BRILLARE APPLE. YELLEN VA DA TRUMP 

Il boom di Netflix è stato solo uno degli ingredienti dell’ennesima giornata dei record, favoriti dal rally di telecom (+0.9%) e finanziari (JP Morgan +2,1%). L’indice Dow Jones +0,3% ha sfiorato per la prima volta in chiusura la vetta dei 23 mila punti (22.956,96), S&P500 +0,1% (massimo di 2,559,47 nel corso della giornata). Il Nasdaq chiude a 6.632,50, altro record. 
A favorire il rialzo è stata anche la forte ascesa dell’indice dell’industria manifatturiera di New York, ai massimi dal 2014 a quota 30,2 punti nettamente al di sopra delle stime degli economisti (20,75 punti). 
 
Nel listino tech brilla Apple +1,5% dopo la promozione da sector weight a overweight da parte di KeyBanc: il mercato, secondo gli analisti, sottovaluta l’impatto di iPhone X. 
 
Prende intanto velocità il totonomine per la Fed. Venerdì prossimo il presidente Donald Trump riceverà Janet Yellen. Sarà il secondo incontro dalla nomina di Trump alla Casa Bianca. Così il presidente completa il giro dei papabili: nelle scorse settimane ha visto Kenneth Warsh e Jerome Powell, gli altri candidati assieme a Gary Cohn.  
   
L’IRAQ SPINGE IL PETROLIO, ARAMCO RINUNCIA ALLA BORSA  
 
Petrolio in rialzo dopo l’avanzata delle forze irachene a Kirkuk, strappata ai curdi: barile Wti sale di 42 centesimi a 51,87 dollari a barile, il brent +1,1% a 57,8 dollari. L’offensiva di Baghdad è la risposta al referendum del 25 settembre in cui i curdi avevano votato a favore dell’indipendenza (oltre il 92% aveva detto sì). Intanto L’Arabia Saudita ha rinunciato alla quotazione di Aramco, il gigante che controlla il petrolio saudita: Ryiad procederà al collocamento privato di una o più quote di minoranza. E’ un nuovo smacco per Theresa May, che si era impegnata ad agevolare la quotazione del colosso presso la City per compensare in parte l’esodo post Brexit. 

A Piazza Affari salgono Eni?+0,2%,?Saipem?+1% e?Tenaris?+0,1%. 

??AIRBUS RILEVA BOMBARDIER. GUERRA A BOEING 
 
Sembra sempre più vicina la guerra commerciale tra Usa e Europa. Ieri Airbus ha annunciato l’acquisto della maggioranza di Bombardier, il gruppo canadese punito da dazi americani nell’ordine del 300%, una misura a protezione di Boeing. L’azienda del Québec potrà così sviluppare la linea C-130, messa a rischio dal ricorso di Boeing alla protezione di Washington. A Bruxelles crescono intanto le proteste per la strategia Usa che, dall’arrivo di Trump, ha sostanzialmente intralciato, secondo le accuse, l’attività del Wto.   
 
LA CATALOGNA FRENA L’EUROPA. OGGI L’INDICE ZEW 
 
L’incognita spagnola, ancor più dell’avanzata dei populisti in Austria, ha messo sotto pressione i mercati finanziari dell’eurozona che cercano di anticipare?le prossime mosse della Bce. Stamattina viene pubblicato l’indice Zew sulle aspettative di investitori, analisti e imprenditori della Germania. 

L’euro si indebolisce a 1,179 su dollaro, da 1,182 della chiusura.? 

Piazza Affari ha chiuso appena sopra la parità, +0,07%- 
Poco mosse Francoforte +0,09% e Parigi, +0,21%;?Leggermente negativa Londra, -0,11%. 
 
In Europa l‘indice STOXX 600 è appena sopra la parità ma l‘Ibex di Madrid perde lo 0,88%. Nel corso della giornata c’è stato uno scambio di lettere tra Madrid e Barcellona. Il presidente della regione catalana,?Carlos Puigdemont, ha ribadito di avere il mandato per poter andare avanti sulla via dell’indipendenza, ma ha anche ripetuto che intende negoziare i termini della separazione con il governo centrale. Nella lettera di risposta, scritta di suo pugno, il premier spagnolo Mariano Rajoy gli intima di fermare il processo: il nuovo ultimatum scade alle 10 di giovedì. A scaldare ulteriormente gli animi la notizia che la procura spagnola ha chiesto l‘arresto senza cauzione del responsabile della polizia catalana, Josep Lluis Trapero, sotto inchiesta per sedizione, riferisce un portavoce dell‘Alta Corte che conferma quanto reso noto da una fonte legale. 

La Borsa di Parigi sale dello 0,2%, quella di Francoforte dello 0,1%. 

SCENDE IL TASSO DEI BTP, GIORNATA DI ASTE PER FRANCIA E SPAGNA? 
 
Il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di Bilancio per il 2018, i cui capisaldi sono il congelamento di Iva e accise, la decontribuzione per i nuovi assunti a tempo indeterminato e le risorse per il rinnovo contrattuale nel pubblico impiego scaduto da molti anni 

?Il secondario italiano recupera il calo della prima parte della seduta chiudendo in territorio positivo. 
In chiusura il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si è attestato a 167 punti base. Il tasso del decennale è sceso a 2,04%, al minimo da quasi un mese, da 2,06% dell’ultima chiusura. Il Bund scende allo 0,38%, da 0,40% della chiusura. 
Il rendimento del decennale spagnolo di riferimento è sceso al minimo di quattro settimane di 1,569% (da 1,587% della chiusura di venerdì) mentre lo spread Spagna-Germania si attesta a 120 punti, sui livelli della chiusura di venerdì sera, e il differenziale Italia-Spagna a 46 punti da 47 dell’ultima chiusura. 
Destinate a incidere sul mercato nei prossimi giorni le aste della zona euro. Oggi la Germania offrirà 4 miliardi in titoli di Stato con scadenza settembre 2019 e la Spagna 3-4 miliardi in titoli a 3 e 9 mesi. 
Giovedì invece Parigi metterà a disposizione degli investitori tra 6 e 7 miliardi in Oat con scadenza tra 2021 e 2024 nonché 1,25-1,75 miliardi a medio lungo Nella stessa mattinata Madrid offrirà tra 4 e 5 miliardi in titoli con scadenza tra il 2021 e il 2046.  
 
TELECOM PAGA IL GOLDEN POWER 

?Telecom Italia ha accusato il colpo, pur previsto, dell’utilizzo del golden powe da parte del governo italiano. Venerdì prossimo l’ad Amos Genish avrà il suo primo incontro con il ministro Carlo Calenda. Tema dell’incontro, un patto sulla rete: il progetto prevede di creare una società dell’infrastruttura ?in cui si può procedere a realizzare lo scorporo attraverso una societarizzazione dell’infrastruttura che potrebbe poi essere aperta a nuovi soci tra cui soggetti sostanzialmente pubblici come Cdp e Open Fiber. 

Ha chiuso poco sopra la parità Enel. Gli analisti di Kepler-Cheuvreux hanno alzato il target?price sul titolo portandolo a 5,80 euro dai 5,50 euro?precedenti. Italgas -1%. 
 
Avanza StMicroelectronics +0,7% a 17,03 euro, a un passo dai massimi degli ultimi 13 anni segnati in ottobre a 17,34 euro sull’onda dell’andamento record del settore: L’indice Sox dei principali produttori quotati negli Usa è balzato sui?massimi dal?marzo 2000: +34% da inizio 2017. ?Equita ha ritoccato il target price a 17,80 euro da 17,0 euro. Giudizio Hold confermato. 

Segna un novo primato assoluto Campari + 1,9%. 
 
ANCHE BANCO BPM “SPERA” NELL’EFFETTO BUFFETT 
 
Tra le banche ha preso il volo Banco Bpm +3,5% alla vigilia della scelta del partner di bancassurance. Favorita la Cattolica Assicurazioni +2%, in cui è entrata di recente Berkshire Hathaway, la società di Warren Buffett. La compagnia veronese, se verrà scelta da Giuseppe Castagna, dovrà effettuare un aumento di capitale per sostenere il nuovo business. Sarà l’occasione per trasformare l’azienda in spa. Ma a quel punto, secondo i gossip, non sarebbe da escludere un merger tra banca e compagnia in grado di dar vita ad un nuovo polo finanziario. ?? 
 
Popolare di Sondrio guadagna l‘1,3% dopo aver sottoscritto con Fondazione Cassa di Risparmio di Cento una lettera di intenti non vincolante finalizzata ad approfondire la possibile acquisizione della maggioranza di Cassa di Risparmio di Cento. Tra gli altri bancari bene anche Bper ??+1,09% e ?Ubi banca?. +0,98%.   

LE SOFFERENZE FANNO BENE A CERVED E DOBANK 
 
Nel resto del listino: 

In forte evidenza Cerved +2,4%. La società avrà un ruolo rilevante nella gestione dei 26 miliardi di euro di crediti in sofferenza del Monte Paschi attraverso la piattaforma di gestione Sirio, (posseduta assieme a?Questio) che si è aggiudicata la gestione del 50% del portafoglio.?L’operazione che potrebbe valere a regime 4 milioni di euro di Ebitda, aggiuntivi rispetto alle attuali stime degli analisti, si aggiunge a quella recentemente siglata con Creval. 
 
Le sofferenze fanno bene anche a Dobank +6,2% ai nuovi massimi con volumi oltre due volte la media giornaliera. La società si sarebbe aggiudicata il contratto di servicing per parte della maxi-cartolarizzazione di sofferenze di Mps. Sulla base delle dimensioni del contratto, Banca Akros ha rivisto l‘eps adjusted 2019 e il prezzo obiettivo a 13,5 da 12,5 euro confermando la raccomandazione “accumulate” sul titolo. 
 
EFFETTO NETFLIX ANCHE PER MONDO TV  
 
L’Oscar di giornata spetta senz’altro a?Mondo Tv +14% a 5,72 euro, massimo dal marzo 2016. La società dei contenuti editoriali per la televisione, produrrà con Netflix ed altri partner una serie TV basato sul personaggio YooHoo.?La serie, prodotta in animazione 3D CGI, sarà co-prodotta da Netflix, Aurora e Mondo TV e diffusa in tutto il mondo entro la fine del 2018 dal partner Usa.??

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