X

Museo di Arte Urbana Aumentata (MAUA) apre in sei nuove sedi nel Centro e nel Sud Italia

MAUA

Dopo Palermo, Milano, Torino, Brescia e Waterford (Irlanda), il progetto culturale, artistico e tecnologico MAUA – Museo di Arte Urbana Aumentata, nato come progetto per la valorizzazione delle periferie urbane, approda dunque nel Centro e nel Sud Italia coinvolgendo borghi e centri più rurali a elevata vocazione artistica.

Il progetto MAUA Special Edition unisce sei nuovi territori alla costellazione di MAUA: un museo senza pareti che ridefinisce la fruizione estetica dello spazio urbano, intrecciando comunità, innovazione e pratiche artistiche partecipative, attraverso la street art e la tecnologia della realtà aumentata.

Oltre cento i murales di artisti della street art

Murales firmati da alcune delle voci più autorevoli della street art contemporanea che in questa nuova fase del progetto MAUA sono stati trasformati in opere digitali animate. Dall’11 ottobre 2025, potranno essere ammirati nella loro versione in realtà aumentata da chiunque abbia uno smartphone o un tablet. Mmentre, attraverso l’app gratuita Bepart – the Public Imagination Movement, ogni visitatore potrà inquadrare uno dei murales o degli interventi di street art coinvolti e vederli trasformarsi in tempo reale in un’opera digitale animata. Le opere aumentate sono dispositivi narrativi immersivi, spesso accompagnati da suoni, testi e immagini in movimento, che amplificano e moltiplicano le possibili letture dell’opera fisica.
Ad Aielli (AQ), i murales che punteggiano il paese – esito di un lungo percorso culturale tra street art e astronomia – vengono reinterpretati da una nuova generazione di artisti digitali grazie alla realtà aumentata.
A Cosenza e nei territori limitrofi di Rogliano e Santa Maria del Cedro, i murales selezionati, già parte di un importante processo di rigenerazione del contesto locale, diventano ora portali digitali in grado di attivare nuove forme di visione, partecipazione e memoria condivisa.
A Diamante, sempre nel territorio cosentino, borgo simbolo dell’arte muraria del Mediterraneo con i suoi 400 murales realizzati da artisti di fama internazionale, si trasforma in un museo urbano aumentato, dove la storica vocazione alla street art incontra le possibilità offerte dai linguaggi digitali emergenti.
A Firenze il progetto restituisce una nuova infrastruttura narrativa, in cui la realtà aumentata non è solo tecnologia, ma linguaggio di risignificazione dello spazio.
A Favara (AG) – centro simbolo della rigenerazione urbana a base culturale – si riconfigura come museo urbano aumentato, dove la sua vocazione artistica e comunitaria si intreccia con le potenzialità espansive dei linguaggi digitali emergenti.
A Santa Croce di Magliano (CB), protagoniste le strade già animate da oltre 40 murales realizzati nel corso delle diverse edizioni del Premio Antonio Giordano, prendono nuova vita grazie all’intervento di oltre 30 artisti digitali provenienti da tutta Italia.
­
­Ogni opera sarà quindi un crocevia di sguardi e competenze, riflette una posizione autoriale ma anche un lavoro di ascolto del contesto, diventando testimonianza aumentata di un vissuto locale. MAUA si fa così infrastruttura culturale decentralizzata, capace di generare valore sociale e immaginario collettivo attraverso l’arte pubblica digitale.

Immagine di copertina: MAUA – Diamante – Street artist Baruch Kadmon – AR-Elisabetta Giordano
­

Related Post
Categories: News