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Milano-Sanremo: Sagan favorito, ma non l’ha mai vinta

FIRSTonline

Riuscirà oggi Peter Sagan a vincere finalmente la sua prima Milano-Sanremo? Da anni sempre in cima ai favori dei pronostici il tre volte campione del mondo slovacco ha sempre mancato l’obiettivo: nel 2013 si è visto soffiar via il successo, bruciato negli ultimi metri di corsa nel 2012 dal tedesco Gerarl Ciolek mentre l’anno scorso a beffarlo è stato Mikal Kwiatkowski. Sagan ancora una volta si presenta alla partenza da Milano come il super favorito  nella prima classica monumento della stagione, che battezzerà anche l’esordio di una sorta di Var calcistica nel ciclismo per monitorare durante tutti i quasi 300 km della gara eventuali scorrettezze e punirle in tempo reale.  

Novità tecnologica a parte, la Sanremo probabilmente ripeterà il copione di sempre con il Poggio a far da arbitro dell’ultima decisiva selezione: l’anno scorso fu proprio Sagan a scatenare la bagarre con un magistrale allungo che sembrava avergli dato in pugno la vittoria se non ci fosse stato un Kwiatkowski, più fresco, capace di riagganciare la ruota del fuoriclasse iridato per poi batterlo quasi al fotofinish. E il polacco del Team Sky, recente vincitore della Tirreno-Adriatico, viene indicato, in caso di un arrivo di pochi, l’avversario più pericoloso per Sagan. Ma i due, Sagan e Kwiatkowski, si dovranno a loro volta guardare da una schiera nutrita di pretendenti al successo a partire dal francese Arnaud Demare e dal norvegese Alexandre Kristoff che già hanno vinto sul traguardo di Sanremo.

Occhio anche al francese Julien Alaphilippe, sempre alla ricerca di un successo che conforti le promesse riposte in lui dai transalpini. Poi ci sono i soliti belgi, pur non brillanti in questo avvio di stagione come Greg Van Avermaet e Philippe Gilbert, che nel clima nordico e piovoso che si preannuncia questo sabato troveranno il terreno a loro familiare delle classifiche del Nord. In caso di un arrivo di un gruppo più folto – assenti Kittel, Gaviria e Degenkolb – non poche chance sono concesse anche a Elia Viviani, l’italiano che con Gianni Moscon appare al momento tra i più tonici dei nostri, e che di certo sui tornanti finali del Poggio dovrebbe soffrire meno di altri sprinter puri in gara come  André Greipel, Caleb Ewan e l’intramontabile Mark Cavendish, uscito piuttosto malconcio dalla Tirreno-Adriatico. 

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