Meta scopre le carte e fa il suo ingresso in EssilorLuxottica. Dopo mesi di indiscrezioni, il colosso di Menlo Park guidato da Mark Zuckerberg ha acquisito una quota di minoranza inferiore al 3% nel gruppo italo-francese, per un valore di circa 3,5 miliardi di dollari (poco meno di 3 miliardi di euro). A rivelarlo è Bloomberg, che cita fonti vicine al dossier. L’operazione apre un nuovo capitolo nella partnership strategica tra Meta e EssilorLuxottica, già uniti dallo sviluppo degli occhiali smart Ray-Ban e Oakley. Ma potrebbe essere solo l’inizio: Meta starebbe valutando di salire fino al 5%, rafforzando ulteriormente l’alleanza tecnologica.
L’interesse della società tech era noto da tempo. Già lo scorso anno, l’amministratore delegato di EssilorLuxottica, Francesco Milleri, aveva confermato i contatti con Meta. Ora, il progetto prende forma e punta dritto al futuro del computing indossabile.
Meta-Essilor: alleanza nel segno degli occhiali smart
L’ingresso nel capitale di EssilorLuxottica non è un mero investimento finanziario, ma un tassello coerente nella strategia industriale di Meta. Le due aziende collaborano già dal 2020 per sviluppare una nuova generazione di occhiali intelligenti, partendo dal lancio dei Ray-Ban Stories e culminando di recente nei Performance AI Glasses Oakley Meta, che combinano il design sportivo con le tecnologie di intelligenza artificiale di ultima generazione.
Intelligenza artificiale che è oggi la voce di spesa principale per Meta, e l’integrazione con il wearable computing è vista come la prossima frontiera tecnologica. Gli occhiali smart promettono nuove modalità di interazione: realtà aumentata, comandi vocali, assistenti virtuali, registrazione e condivisione immediata di contenuti. Non si tratta solo di gadget per appassionati: l’ambizione è creare un ecosistema integrato, capace di affermarsi come strumento di lavoro, di intrattenimento e di comunicazione. Il recente lancio dei Performance AI Glasses Oakley Meta, dotati di lenti Prizm e tecnologie vocali AI, conferma questa direzione.
L’operazione consolida quindi una partnership che mira a presidiare uno dei mercati emergenti più promettenti.
Meta punta a crescere fino al 5%
Secondo quanto riferito da Bloomberg, Meta starebbe valutando di incrementare la propria quota fino al 5% nel tempo. Una mossa che riflette l’interesse strategico di Mark Zuckerberg per un segmento in cui il controllo dell’hardware e della distribuzione può rappresentare un vantaggio competitivo cruciale.
Il ceo di Meta ha infatti più volte sottolineato l’importanza di sviluppare una propria catena integrata per svincolarsi dalla dipendenza dagli store digitali di Apple e Google. In quest’ottica, gli smart glasses rappresentano una piattaforma chiave, in cui convergono hardware proprietario, interfacce AI e servizi digitali avanzati.