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Mediobanca: ispezioni Consob per Opa Rcs

FIRSTonline

La scorsa settimana la Consob, supportata dal Nucleo valutario Guardia di Finanza di Milano, ha effettuato un’ispezione nella sede di Mediobanca. L’operazione è scattata per la tempistica delle dichiarazioni dei vertici di Piazzetta Cuccia e il successivo lancio dell’Opa da parte della cordata International Media Holding, composta da Investindustrial, Mediobanca, Della Valle, Pirelli e UnipolSai.

In particolare, la Commissione sta valutando la nota emessa da piazzetta Cuccia lo scorso 9 maggio che si riferiva all’Ops di Urbano Cairo e precisava che si sarebbe riservata “di valutare ogni opzione per la miglior valorizzazione della propria partecipazione, ivi incluso il mantenimento della stessa o eventuali proposte alternative, di cui possa essere destinatario”. Il successivo 12 maggio l’a.d. di Mediobanca, Aberto Nagel, aveva affermato che l’istituto era “destinatario” di eventuali offerte e il successivo week end era stato dato l’annuncio del lancio di un’Opa cash da parte della cordata che vede in campo anche Mediobanca, sia come socio che come advisor.

L’attività amministrativa di accertamento della Consob, una volta acquisiti gli atti, proseguirà come di prassi nei prossimi giorni al fine di valutare attentamente il ruolo svolto da Mediobanca nell’ambito dell’Opa concorrente a quella di Cairo. L’intervento della Guardia di Finanza di Milano si è limitato al semplice supporto all’ispezione della Commissione, come d’altronde previsto dalle norme che regolano i mercati finanziari.

Non è da escludere che la valutazione in corso presso gli uffici preposti della Consob possa guardare anche alla tempistica di costituzione delle holding lussemburghesi che fanno capo al finanziere Andrea Bonomi (a capo di Investindustrial). Come anticipato da Radiocor Plus, il fondo – che insieme a Mediobanca, Della Valle, Pirelli e UnipolSai ha lanciato la controfferta cash (0,70 euro per azione) su Rcs – ha costituito nel Granducato, con un atto notarile datato 10 maggio, la International Investments Holding che nella stessa data ha costituito la International Acquisitions Holding.

Quest’ultima, secondo il comunicato del 16 maggio scorso, deterrà il 45% della newco che lancerà l’Offerta, mentre il restante 55% sarà detenuto dagli altri 4 soci di cordata. Le due holding lussemburghesi neo-costituite hanno caratteristiche analoghe e il capitale della International Acquisition Holding ha già registrato una variazione, con l’entrata in gioco di una terza finanziaria. Il 16 maggio la International Investments ha infatti trasferito alla Strategic Capital Holdings, un’altra società della galassia Bi-Invest costituita nell’aprile 2015, una parte dei titoli della International Acquisitions.

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Categories: Finanza e Mercati