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Mediobanca: investire nel vino è meglio che in Borsa

L’investimento nel settore vinicolo è più redditizio del 160% rispetto a quello nel settore finanziario. E’ quanto emerge da un’analisi di Mediobanca commissionata da Ornellaia e che ha coinvolto anche Censis e Liv-ex. Lai presentazione si è tenuta presso Sotheby’s, in occasione dell’avvio dell’ottava edizione del progetto “Ornellaia Vendemmia d’Artista”.

Si può investire nel vino comprando le etichette più pregiate, ma anche acquistando azioni dei produttori quotati nel mondo. A livello mondiale – sottolinea la ricerca di Mediobanca – un euro investito in vino nel 2001 è cresciuto a 5,4 euro a inizio 2016. Lo stesso investimento su tutte le borse mondiali si sarebbe invece tradotto in un capitale finale di 1,6 euro. Ma soprattutto, dai minimi di fine 2008, il medesimo euro allocato in un portafoglio di titoli vinicoli sarebbe cresciuto fino a 3,4 euro rispetto ai 2-2,5 euro fruttati dalle Borse mondiali.

Sempre secondo l`ufficio studi di Mediobanca, nell`ultimo decennio (2005-2015), le esportazioni di vino italiano sono cresciute in quantità (+23%), ma soprattutto in valore: +84,3%. Nel medesimo periodo, il valore delle esportazioni nette della manifattura italiana è cresciuto del 67%. Ciò significa che le esportazioni di vino italiano hanno superato quelle di prodotti del manifatturiero di oltre 17 punti.

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