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Mediobanca, Del Vecchio sale ancora: è al 10%

ImagoEconomica

Leonardo Del Vecchio non molla e incrementa ancora la sua partecipazione azionaria in Mediobanca. Approfittando delle azioni messe sul mercato da Unicredit – ma non acquistandole dirattamente dalla banca guidata da Jean-Pierre Mustier – l’imprenditore veneto, con la sua Delfin, ha investito ancora nell’istituto di Piazzetta Cuccia salendo dal 7,5%, che già deteneva, al 10%.

Oltre non potrà per ora andare, salvo farne richiesta alla Bce. Ma, allo stato, non risultano sue domande in proposito. Non è escluso però che Del Vecchio decida di chiedere l’autorizzazione all’Eurotower per rafforzare ulteriormente la proria quota azionaria in Mediobanca, con l’obiettivo di salire fino verso al 20% e di determinare – se troverà alleati – la strategia e la governance della banca d’affari milanese.

Al di là delle cortesie diplomatiche, non è un mistero che tra Del Vecchio e l’ad di Mediobanca, Alberto Nagel, che ha però dalla sua buona parte dei fondi italiani ed internazionali, non corra buon sangue. Le ruggini – che vanno dallo Ieo alle Generali – sono antiche e non è escluso che il patron di Luxottica voglia regolarle una volta per tutte, con l’obiettivo di orientare sia il futuro di Mediobanca che soprattutto quello delle Generali.

Nella compagnia assicurativa guidata da Philip Donnet, Del Vecchio ha in mente di consolidare il nucleo dei soci italiani e di lanciare, dopo molti anni, un aumento di capitale che rafforzi patrimonialmente il Leone di Trieste e lo metta nelle condizioni, se ci saranno le opportunità giuste, di negoziare da protagonista un’alleanza internazionale che faccia nascere un campione europeo delle assicurazioni e dell’asset management. Scintille attendono dunque sia Mediobanca che Generali.

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Categories: Finanza e Mercati