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Mediobanca: assemblea della verità per Nagel e Del Vecchio

FIRSTonline

Va di moda sui mercati il decoupling. Si separa la sorte dei titoli investiti dalla pandemia che ha azzerato interi settori (-700 milioni i turisti, trasporto aereo in balia degli aiuti pubblici) da quella dei valori “stay at home”, quelli, assai meno numerosi, che permettono di lavorare in remoto. Nel trimestre appena concluso salgono così sia i ricavi che l’utile netto di Microsoft, ma il titolo è sceso (-1,7%), perché le previsioni sul prossimo futuro sotto la morsa del Covid-19 non convincono.

Un altro decoupling riguarda l’Asia, in via d’uscita dal contagio e avviata alla ripresa, che si accinge a salutare lo sbarco a Shanghai e a Hong Kong del colosso dei pagamenti digitali Ant Group, valutato in sede di Ipo 34 miliardi di dollari, cifra che porterà Shanghai ad insidiare il primato del Nasdaq. L’offerta è stata tutta prenotata già ieri, al debutto dell’operazione.

NEL 2020 SHANGHAI HA GIÀ RACCOLTO 53 MILIARDI

Da inizio anno, anche per effetto della regia politica delle autorità di Pechino, Shanghai è arrivata a una raccolta di quasi 53 miliardi di dollari, tra primario e secondario. Se si aggiungono i 48 miliardi della raccolta di Hong Kong e i 14 miliardi di Shenzen, si arriva a 115 miliardi di dollari: un valore che documenta l’ascesa della Cina, in termini economici e finanziari. Le Borse sottolineano stamane l’aumento della forbice tra vecchia e nuova economia.

Il Nikkei di Tokyo, un listino scarico di alta tecnologia, perde lo 0,4% nel finale di seduta. Il CSI 300 dei mercati azionari di Shanghai e Shenzen, uno dei migliori listini del mondo quest’anno, con un rialzo del 15% che non sfigura di fronte al +21% del Nasdaq, guadagna lo 0,7%. In Asia sale anche il Kospi di Seoul (+0,2%).

Per far fronte alla richiesta di liquidità, le autorità monetarie di Hong Kong hanno immesso stanotte 450 miliardi di dollari locali, record per un’operazione giornaliera.

A frenare la forza dello yuan è intervenuta stanotte la politica cinese. L’autorità sui cambi ha rimodulato il sistema di calcolo che sta alla base del fixing di giornata: l’esclusione del cosiddetto fattore controciclico lascia alle banche commerciali la possibilità di guidare al ribasso il valore della moneta, frenando meglio eventuali spinte rialziste.

MICROSOFT -1,7% NONOSTANTE I BUONI CONTI. OGGI TOCCA AD APPLE

Il future dell’indice S&P500 di Wall Street è in calo stamane dello 0,5%. Ieri sera hanno chiuso in calo il Dow Jones (-0,8%) e l’S&P 500 (-0,3%). Sale invece il Nasdaq (+0,64%), in attesa dei conti di Apple, Amazon, Facebook e Alphabet in uscita oggi.

Amd -4,1% dopo che la società, l’architetto dei nuovi chip, ha acquistato Xilinx per 35 miliardi di dollari.

In calo dell’1,5% il petrolio Brent, a 40,5 dollari. Ieri in chiusura il greggio del Mare del Nord era salito del 2%. L’American Petroleoum stima per la settimana passata, un enorme aumento delle scorte negli Stati Uniti: +4,6 milioni di barili.

Euro dollaro a 1,178, in calo rispetto a ieri, anche per effetto delle indiscrezioni su un prossimo lockdown totale in Francia: oggi Macron parla alla nazione in tv.

SOS CREDITO: LA VIGILANZA UE PROPONE UNA RETE DI BAD BANK

Uno spettro continua ad aggirarsi per l’Europa. È il Covid-19 che abita un po’ ovunque ma pare, a giudicare dall’andamento dei contagi, abbia scelto il Vecchio Continente quale dimora preferita. E le conseguenze, a due giorni dalla riunione del direttorio della Bce, si fanno sentire sempre di più anche sui mercati. Le Borse hanno bruciato i guadagni dell’ultimo mese, le banche, come si rileva dall’indagine della Bce su 143 istituti dell’Eurozona, prevedono un ulteriore inasprimento delle condizioni del credito, visto “il deterioramento delle prospettive economiche generali, l’aumento del rischio di credito e la minore tolleranza al rischio”. Andrea Enria, presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce, ha già suggerito la contromisura: i Paesi Ue devono creare una rete di bad bank nazionali per assorbire l’attesa ondata di prestiti che non verranno pagati: un’altra pesante sfida per Christine Lagarde.

BRUXELLES EROGA 17 MILIARDI DEL FONDO SURE

La Commissione Ue ha erogato infatti un totale di 17 miliardi di euro a Italia, Spagna e Polonia nella prima tranche di sostegno finanziario agli Stati membri nell’ambito dello strumento Sure. Per quanto riguarda il “pacchetto” Next Generation Eu il commissario Paolo Gentiloni osserva poi che “si può fare di più per rispondere all’emergenza economica dovuta alla seconda ondata della pandemia senza però rimettere in discussione quanto già deciso”.

MILANO BRUCIA I GUADAGNI DI OTTOBRE

Milano (-1,53%) è tornata ai minimi da un mese a 18.654 punti; Francoforte -1%; Parigi -1,8%; Madrid -2,2%; Londra -1,1%. Da inizio anno il Ftse Mib perde il 20,60%, ma non è la borsa peggiore della zona euro; Madrid perde il 30%, Parigi perde come noi, Francoforte si ferma a -9%.

Il FTSE 100 di Londra, positivo fino a metà seduta, perde l’1,1%. Avanza però HSBC (+3,4%). La Banca anglocinese ha pubblicato risultati del trimestre meno negativi del previsto, ma insieme a questi c’è l’annuncio di una riorganizzazione radicale delle attività, un vero e proprio cambio del modello di business. La società intende crescere nel segmento delle commissioni, in modo che queste diventino la principale fonte di introiti.

Alla City chiude in rosso BP (-1,5%), da +3% in mattinata, nel giorno della pubblicazione dei dati del trimestre. L’utile netto si è attestato a 86 milioni di dollari: il consensus si aspettava un rosso di 120 milioni.

Stamattina Deutsche Bank ha presentato i conti del trimestre: il risultato netto è positivo per 182 milioni di euro, su 5,9 miliardi di euro di introiti. La società ha confermato i target per il 2020, tra cui quello sulle perdite sui crediti. Le attività dell’Investment Banking dovrebbero essere più alte “in modo significativo” di quelle del 2019.

PROVE DI PACE TRA LVMH E TIFFANY

Prove di pace tra Lvmh, il colosso del lusso guidato da Bernard Arnault, e Tiffany. I duellanti sono in trattative per risolvere la controversia sul takeover da 16 miliardi di dollari con un prezzo più basso di quello concordato inizialmente.

Frena il Banco de Santander (-1,46%) dopo un avvio spumeggiante (+3%). Nuovo tonfo della lira turca, ai minimi storici a 8,19 sul dollaro e a 9,69 sull’euro.

SPREAD A 131, OGGI L’ASTA SUI BOT A SEI MESI

Stabile l’obbligazionario: lo spread fra Btp 10 anni e Bund di pari durata sale a 131 punti base (+0,86%), con i tassi in leggera discesa (0,71% il decennale italiano).

Sul primario il Tesoro ha collocato in asta 750 milioni di euro di Btp indicizzati con scadenza maggio 2026, a un rendimento lordo di -0,15%. Le richieste sono state pari a 1,164 miliardi di euro. In emissione anche il Ctz, scadenza settembre 2022, con un rendimento di -0,265% per 2,5 miliardi di euro con un rendimento ai minimi da aprile 2018.

Oggi sarà la volta del Bot semestrale, offerto per 6,5 miliardi di euro. Giovedì è in agenda l’asta a medio-lungo in cui il Tesoro metterà a disposizione fino a 6,5 miliardi nelle riaperture dei Btp a 5 e 10 anni e del Ccteu.

La Grecia ha collocato 812,5 milioni in titoli di Stato a 26 settimane. Il rendimento è sceso a -0,12% dal precedente -0,10.

CAMPARI E DIASORIN, DUE LAMPI NEL BUIO

È davvero magro il bilancio delle blue chip di Piazza Affari. Il titolo più brillante è stato Campari (+1,9%). Nei primi nove mesi d’esercizio la società milanese ha registrato vendite per 1,282 miliardi di euro, in calo dell’1,6% a livello totale, mentre nel terzo trimestre il dato è salito del 12,9%, da 455,6 a 513,8 milioni di euro.

Sale anche Diasorin (+1,8%9, dopo che la società di diagnostica ha reso noto il lancio con marcatura CE del nuovo test per la rilevazione dell’antigene Sars-CoV-2 in pazienti sintomatici, direttamente da tamponi nasali e rinofaringei. Equita stima “che il nuovo test possa portare un contributo di 12 milioni nel 2020 (1% del fatturato) e di 96 milioni nel 2021 (9% del fatturato)”.

SBANDA PIRELLI, ARRETRA L’AUTOMOTIVE

In ribasso gli industriali che risentono delle fosche prospettive sul ciclo economico globale. Pirelli è stata la peggiore con un ribasso del 4,6%. Leonardo perde l’1,8%. Il fondo Usa BlackRock deteneva alla data del 22 ottobre una quota potenziale del 6,384% nella società, di cui l’1,351% con diritto di voto, ha comunicato la Consob.

Debole l’automotive in tutta Europa: Fca arretra dello 0,5% dopo i guadagni di ieri in scia alle attese per il via libera Ue alla fusione con Psa. Cnh -2%.

DAIMLER AL 20% DI ASTON MARTIN. CHIUDE PININFARINA ENGINEERING

Cresce al 20% la quota di Daimler in Aston Martin. La casa dell’auto di James Bond potrà utilizzare la tecnologia del gruppo tedesco nell’elettrico.

Intanto, gli indiani di Mahindra hanno deciso di liquidare la Pininfarina Engineering dopo due anni di perdite per l’assenza di prospettive del mercato dell’auto causa la pandemia.

AUMENTA L’UTILE DI MEDIOBANCA, VIA LIBERA DI DEL VECCHIO A NAGEL

Alla vigilia della nomina del nuovo Cda, Mediobanca (-2,5%) ha annunciato un utile del terzo trimestre di 200 milioni (+43%) contro stime a 140 milioni e l’aumento della quota di profitti destinata agli azionisti dal 50% al 70% (non appena la Bce toglierà i veti di marzo per il Covid). Sulle nomine non si prevedono sorprese di sorta, tanto che il cda uscente potrebbe essere confermato per i 13/15, a partire dal presidente Renato Pagliaro e dall’ad Alberto Nagel.

“Con Delfin come per altri azionisti abbiamo un confronto costruttivo e continuo”, ha aggiunto l’ad uscente. Alla lista di Assogestioni andrà il supporto di Delfin, per sancire il comportamento “di mercato” della holding. Tra i ricavi, il margine d’interesse è salito del 2%, e del 17% le commissioni, anche grazie al forte andamento delle attività di banca di investimento, dove pesano i mandati sulle maggiori operazioni straordinarie italiane.

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Forti perdite per le altre banche. In particolare per Bper (-6,25%) e Unicredit (-3,94%). Giù anche Intesa San Paolo (-2,38%) e Banco Bpm (-2,03%). Frana Banca Monte Paschi (-5,08%).

ATLANTIA -2,2%. CDP NON AUMENTA IL PREZZO

Atlantia -2,2%. Cdp ha messo a punto l’offerta dettagliata per l’acquisizione dell’88,06% di Autostrade per l’Italia (“Aspi”). Cdp Equity sarà il primo azionista con il 40% del veicolo attraverso cui sarà realizzato l’investimento (“BidCo”), nominerà presidente e amministratore delegato e sarà affiancata da Blackstone Infrastructure Partners (“Blackstone”) e Macquarie Infrastructure and Real Assets (“Macquarie”), che inizialmente deterranno ciascuna il 30%. L’offerta non fa cenno al prezzo: sarebbe stato raggiunto un accordo sul prezzo che prevede che tutta Aspi valga tra 8,5 e 9,5 miliardi di euro, ma è prevista una possibilità minima di poter rivedere al rialzo la forchetta dopo una due diligence tecnica molto serrata, di quattro settimane, che poi verrebbe affinata nelle successive sei. Oggi tornerà a riunirsi il Cda della società, sospeso ieri per arrivare a una risposta definitiva e condivisa con il Mit. Alcune voci parlano di una limatura sull’incremento medio annuo delle tariffe: qualcosa che possa essere tra l’1,6 e l’1,7% (ora è all’1,75%). Anche sugli altri punti sollevati dall’Art i tecnici sono al lavoro. Ma la strada è ancora lunga.

Tra le mid cap, in progresso Ascopiave (+1,67%), dopo che l’assemblea di AscoHolding, l’azionista principale con il 52% delle azioni, ha approvato l’autorizzazione al Cda per l’acquisto/vendita di azioni della controllata fino al 5% del capitale.

Categories: Finanza e Mercati