X

MAXXI, il museo apre le porte alla Street Music

Il Museo nazionale delle arti del XXI secolo non è solo il tempio romano dell’arte contemporanea, del design e della fotografia, per un ciclo di tre incontri sarà anche il luogo in cui si indaga il valore della musica contemporanea.

La manifestazione si intitola Street Music e sarà un viaggio a partire da giovedì 28 marzo e per i due giovedì successivi tra la storia del rock, del blues e del rap, generi musicali contemporanei, tutti analizzati nel contesto della strada intesa come luogo della musica popolare, rappresentata sia come spazio fisico ma soprattutto come spazio concettuale, descrivendo un’idea intorno alla quale è stata scritta la musica, e poi cantata e suonata. Il ciclo di incontri si propone di tracciare una mappa del rapporto rigoglioso e allo stesso tempo complesso tra la strada e la musica e l’ispirazione che ne deriva e che ha determinato la nascita di stili innovativi come il folk, il rock, il blues e il rap.

Il richiamo alla strada è legato anche all’esposizione La Strada. Dove si crea il mondo. Durante il primo appuntamento con i giornalisti e critici musicali Ernesto Assante e Gino Castaldo verrà raccontato lo scenario ideale della strada, “nel quale provare a iniziare un percorso per arrivare alla vetta, o nel quale ambientare e raccontare storie. Le strade percorsa ogni giorno, di città in città, per portare la propria musica in giro per il mondo, quelle dei quartieri periferici o delle città di provincia, quelle delle grandi capitali o quelle dei paesini più nascosti, sono tutte strade del rock. La strada, le strade, che siano interminabili “highways” o piccole e oscure “backstreets”, sono quelle che il rock ha celebrato, raccontato, creato, quelle dalle quali ha preso linfa vitale, ispirazione, respiro. Non ci sarebbe rock senza la strada”, come si legge nella nota del MAXXI.

E se da una parte il rock ha fatto la storia della musica contemporanea arrivando a un pubblico molto vasto, dall’altra il blues con le sue tonalità calde e profonde riscalda ambienti ben più di nicchia, ma altrettanto fecondi: “una sera, narra la leggenda, Robert Johnson si era recato a mezzanotte al centro di un crocevia e lì si era messo a suonare in attesa di un qualcosa che lui stesso non sapeva cosa potesse essere. A un certo punto era arrivato un uomo tutto nero che gli aveva preso la chitarra, l’aveva accordata, aveva suonato un motivo sconosciuto e poi gli aveva restituito lo strumento. La leggenda dell’incrocio e del patto con il diavolo è quasi certamente falsa ma la storia, si è via via diffusa con il passare degli anni. È la strada più mitica del blues, il “crossroads” che Johnson ha cantato nell’omonima canzone, il primo di molti incroci, di mille strade, che i bluesman hanno fisicamente percorso con le loro chitarre e le loro storie, fino ad arrivare ai giorni nostri”, come riporta una nota. A parlare delle storie di blues al MAXXI ci sarà Alex Britti, musicista di primo piano del panorama contemporaneo del Jazz e Blues italiano ed internazionale.

La strada percorsa durante questo ciclo di incontri ha condotto fino al rap, genere controverso che continua a far discutere e nel corso dell’incontro sarà Militant A, degli Assalti Frontali, a raccontare attraverso la sua esperienza le strade e la musica. Militant A ha da poco pubblicato il libro Conquista il tuo quartiere e conquisterai il mondo – La mia vita con il rap (Edizioni Goodfellas). «Il rap è la CNN dei ghetti», diceva Chuck D dei Public Enemy molti anni fa. Ma vista la sua enorme diffusione su scala mondiale la lingua del rap ha decisamente sconfinato dai ghetti afroamericani ed è diventata lingua delle strade del mondo, dalle banlieu francesi alle periferie italiane, dalle strade della Londra più lontana dal centro a quelle dell’Africa o del mondo arabo. “La vera e unica lingua musicale della strada oggi è il rap, la cultura hip hop ha fatto della strada il proprio scenario, per rappresentare la vita, in ogni sua forma, con amore, rabbia, passione, sogni, frustrazioni e desideri. È una storia di strade e di incontri”, scrive la nota del museo nazionale delle arti del XXI secolo.

Gli eventi si svolgeranno presso l’Auditorium del MAXXI e ciascuno prevede un biglietto di ingresso al costo di 5 euro. È previsto anche un abbonamento per i tre incontri al costo di 10 euro.

Related Post
Categories: Arte