L’episodio dei droni russi in Polonia è “gravissimo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando da Lubiana nella prima tappa della sua visita in Slovenia. “Quel che crea allarme è che ci si muove su un crinale dal quale si può scivolare in un baratro di violenza incontrollata”. Quanto avviene in Ucraina viene accentuato anche dalle “dichiarazioni minacciose del Cremlino ai paesi europei che sono un elemento che induce all’allarme. Il rischio estremamente alto che si scivoli in un conflitto di dimensioni inimmaginabili e incontrollabile”.
Mattarella, il monito dopo i droni russi in Polonia
Il capo dello Stato ha ricordato quanto avvenne nel 1914 con l’inizio della Prima guerra mondiale spiegando che “l’imprudenza dei comportamenti provoca conseguenze anche se non sono scientemente volute. Dall’Ucraina giungono segnali allarmanti”, e di fronte a tentativi di pace “si vedono bombardamenti quotidiani diurni e notturni sulla popolazione civile”, ha ancora detto Mattarella che ha poi insistito sul non sottovalutare nemmeno quanto accaduto in Polonia, che potrebbe innescare un allargamento di un conflitto che già così come è coinvolge tutti gli attori internazionali. “Uguale preoccupazione” a quanto avvenuto in Polonia con i droni russi “induce quanto avvenuto in Qatar, perché è inaccettabile che si violi la sovranità di un Paese”, ha affermato il presidente della Repubblica.