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Mafia, Antoci eroe del Parco ma Musumeci lo manda via

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Dietrofront nella lotta alla mafia: il governatore siciliano Nello Musumeci (FI, neoletto alle ultime elezioni) ha revocato l’incarico di presidente del Parco dei Nebrodi a Giuseppe Antoci, il cui mandato sarebbe scaduto il prossimo ottobre. Una storia italiana dietro l’alibi dello spoils system. Chi è infatti Giuseppe Antoci? E’ l’uomo che che il 18 maggio 2016 subì un attentato per aver impedito alle cosche di fare il proprio comodo nell’area protetta più grande della Sicilia attraverso il “protocollo di legalità” scritto e approvato per governare la gestione del parco.

Comprensibile la sua amarezza e l’ironico saluto a Musumeci: “Attraverso la mia rimozione e il relativo commissariamento del Parco, mi ha fatto comprendere, in maniera inequivocabile, da quale parte sta. Nonostante tutto indietro non si torna, la strada è ormai tracciata”. E ancora: “Da oggi sono ancora più sovraesposto, dalla politica e da un pezzo importante dello Stato che è la Regione — prosegue Antoci, dirigente bancario di 50 anni —. Ma continuerò ad andare nelle scuole e tra la gente per battermi contro le illegalità». Nel corso del suo manadato, ricorda, «abbiamo aumentato le presenze turistiche del 40 per cento, creato il marchio di qualità “Nebrodi Sicily” e, soprattutto, messo alla porta i mafiosi che lucravano sui terreni e i pascoli grazie anche al mio protocollo di legalità che sta salvaguardando tantissime aziende agricole oneste dalla pressione dei boss e farà percepire i fondi europei soltanto alle persone perbene che, grazie e Dio, sono la stragrande maggioranza dei siciliani e del Paese. Quindi, perché cacciarmi?».

Intanto, 21 sindaci chiedono a Musumeci di ripensarci, mentre il senatore del Pd Beppe Lumia e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano parlano di “regalo fatto alla mafia”.
Antoci è stato l’autore del Protocollo di legalità per la gestione del Parco, documento inserito lo scorso settembre nel nuovo Codice antimafia. Musumeci martedì ha anche nominato 27 dirigenti generali dell’amministrazione, 16 dei quali nuovi.

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Categories: Politica
Tags: Sicilia