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L’essenzialismo come coscienza sociale orientata alla responsabilità e alla complessità

René Magritte – The Treachery of Images (This is Not a Pipe), 1929

STRATEGIZING di Emanuele Sacerdote. L’essenzialismo è stata una corrente filosofica trasversale secondo la quale la conoscenza deve fondarsi sulla ricerca dell’essenza e della sostanza: Platone, Aristotele, Galileo ePopper sono tra i maggiori pensatori a sostegno di questa corrente. Oggigiorno, causa la situazione che stiamo vivendo, ma anche per l’eccesso di consumismo pre-covid, potrebbe emergere un evidente segmento di mercato nel quale l’essenzialismo prenderà più forza e vigore in diversi strati sociali prevalentemente del vecchio continente. Ci sono due evidenti esigenze: da un lato il pulsante bisogno di maggior autenticità e, dall’altro, la necessità di dimostrare questa autenticità: per dirla alla Erich Fromm, ci potrebbe essere un nuovo rapporto tra l’avere (in senso di possesso e di proprietà) e l’essere (in senso di identità e realtà) a vantaggio appunto di quest’ultimo. Questo nuovo essenzialismo si fonda su una nuova domanda antropocentrica di coscienza sociale fortemente orientata alla responsabilità e alla complessità. Oggi le certezze sono sempre più circoscritte e limitate: siamo certi che la complessità sia in crescita; siamo certi che laconcorrenza sarà più aggressiva; siamo certi che il livello di iper-comunicazione crescerà; siamo certi che stia avvenendo un’importante nuova rivoluzione e trasformazione politica, sociale e industriale. Ne consegue che questa domanda di mercato potrebbe avere un rilevante impatto sugli orientamenti al consumo e sul consumismo.o L’antropocentrismo diventa la modalità per dimostrare la centralità del cliente. I prodotti riciclabili e i sistemi di riciclaggio prendono il sopravvento. I materiali intelligenti e le soluzioni autenticamente sostenibili sono vincenti e una buona parte di consumatori è disposta a pagare un premium price.o La certificazione dell’origine, della provenienza e della produzione sono un dovere e parte integrante della narrazione. Nuovi brand con nuove identità rispondono meglio a questo segmento. o I brand fondono sempre di più la loro identità fisica e digitale. Il fast fashion e il fast design si arricchiscono di soluzioni e di prodotti second hand ricondizionati.o Prevale la propensione ad acquistare meno prodotti, ma di maggior qualità e durata in una ricerca di efficienza funzionale e spaziale. Lo stile super-normal e trans-seasonal diventa una scelta estetica consapevole e non un compromessoper eccesso di sobrietà.o L’immacolato e onesto servizio al cliente è premiato con maggior fedeltà. o I consumi culturali ed esperienziali (fisici e virtuali) sonoprivilegiati. I dividendi emozionali pesano sulle scelte di acquisto. In parte sta già succedendo, ma ancora in quota limitata e presto alcuni di questi comportamenti potrebbero diventare predominanti: l’essenzialismo in questo modo si differenzia molto dall’austerità per la sua componente diconsapevolezza sulle scelte di consumo. Di contro, l’essenzialismo potrebbe convivere con una nuova di fase di esplosione dei consumi edonistici e di lusso sfrenato – shopping revenge – tipico degli anni ottanta e novanta. “Se vuoi essere un vero cercatore della verità, è necessario che almeno una volta nella tua vita tu dubiti, per quanto possibile, di tutte le cose.” Cartesio, Discorsi sul Metodo.

All the Best!

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