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Leonardo: bilancio in linea con attese, confermato dividendo a 14 cent

Imagoeconomica

Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo ha esaminato e approvato all’unanimità il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017. I nuovi ordini risultano pari a 11,6 miliardi, i ricavi pari a 11,5 miliardi, con Ebitda a 1,07 miliardi e redditività (RoS) al 9,2%. Il flusso di cassa operativo è invece pari a 537 milioni. Il Cda ha anche proposto il pagamento di un dividendo pari a 14 centesimi, invariato rispetto al 2016.

Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo ha commentato: “Il 2017 si è chiuso con risultati in linea con le previsioni; il 2018 sarà un anno di consolidamento e stiamo entrando in una nuova fase di crescita solida e sostenibile nel lungo periodo, caratterizzata dal miglioramento della top-line, della redditività e da un flusso di cassa in crescita a partire dal 2020. Siamo focalizzati sulla realizzazione di tutti i target del Piano Industriale 2018-2022 con l’obiettivo principale di creare valore nel lungo periodo a beneficio di tutti gli stakeholder. Anche quest’anno abbiamo proposto la distribuzione del dividendo come elemento fondante della remunerazione degli azionisti”.

Il 2018, secondo quanto già espresso nel piano, sarà un anno di consolidamento: confermata la guidance presentata a gennaio, l’anno si apre con un portafoglio ordini di 33,6 miliardi e con l’obiettivo di una crescita sostenibile, basata sul business degli elicotteri ma anche sul miglioramento dei gelivoli, anche grazie al programma Eurofighter. Solidi progressi, spiega la nota diffusa da Leonardo, sono anche previsti all’interno dell’Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza.

I dati dell’esercizio 2017 sono dunque in linea con le Guidance rivista e, come previsto, risentono di alcune difficoltà, non strutturali, riscontrate nel settore Elicotteri. Il settore continua a rappresentare un business di eccellenza, con una gamma di prodotti leader nei mercati di riferimento, quote crescenti nei segmenti di mercato più appetibili e prospettive di sviluppo come evidenziato nel Piano Industriale 2018-2022. Quest’ultimo si basa, infatti, su una crescita solida e sostenibile nel lungo periodo di tutti i business chiave del Gruppo; Leonardo potrà infatti sfruttare il proprio favorevole posizionamento di mercato, il solido portafoglio ordini (oltre 33,6 miliardi al 31 dicembre 2017) e il modello organizzativo della «One Company» per cogliere le opportunità di mercato, attraverso la definizione di una nuova strategia commerciale associata ad un controllo rigoroso di costi e investimenti e ad una strategia finanziaria disciplinata e focalizzata sulla generazione di cassa, ritornando così ad una crescita duratura e sostenibile. Le criticità avute nel 2017 sono state chiaramente comprese ed affrontate tempestivamente, intraprendendo azioni correttive in termini di cambiamenti organizzativi, di processi e di governance.

Nel dettaglio, i risultati dell’esercizio 2017 evidenziano:

  • Ordini: pari a 11.595 milioni di euro. Il dato del 2016 includeva l’effetto eccezionale dell’acquisizione del contratto EFA Kuwait per un importo di € 7,95 miliardi, escludendo il quale l’ammontare degli ordini evidenzia un lieve decremento (-3%), attribuibile in particolare alle citate difficoltà degli Elicotteri e al calo dell’Elettronica, i cui risultati risentono anche dell’effetto cambio negativo, in particolare sulla sterlina inglese.
  • Portafoglio ordini: pari a 33.578 milioni di euro (-3,5% rispetto a dicembre 2016). Il portafoglio ordini assicura una copertura in termini di produzione equivalente di poco inferiore ai 3 anni (base ricavi 2017).
  • Ricavi: pari a 11.527 milioni di euro, in lieve decremento (-4%) rispetto al 2016, anche per effetto dell’andamento sfavorevole del cambio derivante dalla traduzione dei ricavi in GBP e, in misura inferiore, in USD (ca. € 160 milioni). Nel dettaglio, a fronte di una forte riduzione degli Elicotteri, che risentono di ritardi nelle attività produttive su talune linee di prodotto oltre che del citato effetto cambio, l’Elettronica e l’Aeronautica (che inizia a beneficiare dei ricavi sul programma EFA Kuwait) evidenziano ricavi in linea con il 2016. Il book to bill risulta pari a 1, in linea (escludendo l’effetto del contratto EFA Kuwait) con il 2016.
  • EBITA: pari a 1.066 milioni di euro, in decremento del 14,9% rispetto al 2016 (con un ROS in flessione di 1,2 p.p.), influenzato dal calo di volumi e redditività degli Elicotteri nonché, in misura inferiore, dai risultati dell’Aeronautica e dell’Elettronica, a fronte di una minor perdita rispetto al 2016 delle altre attività.
  • EBIT: pari a 833 milioni di euro; il calo di EBITA è stato in parte assorbito dalla riduzione di oneri non ricorrenti e per ristrutturazioni (- € 47 milioni), portando ad un decremento dell’EBIT di € 149 milioni rispetto al 2016.
  • Risultato netto ordinario: pari a 274 milioni di euro, in decremento rispetto al 2016, per effetto del calo dell’EBITA e dei maggiori oneri finanziari. Il peggioramento degli oneri finanziari di € 157 milioni rispetto al 2016 è attribuibile agli oneri (€ 97 milioni) derivanti dalle operazioni di buy-back su parte delle emissioni obbligazionarie del Gruppo (operazioni diffusamente illustrate nella sezione “Operazioni finanziarie”), mentre l’esercizio 2016 aveva beneficiato di differenze cambio positive riflesse anche nei fair value dei derivati, con un delta di + € 75 milioni rispetto al 2017.
  • Risultato netto: pari a 274 milioni di euro, uguale al risultato netto ordinario, in assenza di operazioni straordinarie (il 2016 risentiva, viceversa, degli effetti derivanti dalla cessione delle attività sul programma Superjet nel settore Aeronautica e della cessione del business Environmental di DRS, al netto della plusvalenza sulla cessione di FATA).
  • Free Operating Cash Flow (FOCF): pari a 537 milioni di euro, in peggioramento rispetto al 2016 (€ 706 milioni), che beneficiava dell’assorbimento di cassa da attività d’investimento netta particolarmente contenuto.
  • Indebitamento netto di Gruppo: pari a 2.579 milioni di euro, in miglioramento del 9% rispetto al 2016, nonostante gli esborsi derivanti dall’acquisizione di Daylight Solutions e delle ulteriori quote di Avio (per complessivi € 168 milioni), nonché dal pagamento dei dividendi (€ 81 milioni). La variazione negativa dei debiti finanziari è attribuibile al rimborso del prestito obbligazionario in scadenza nel mese di dicembre e ai riacquisti di bond operati nel 2017, al netto del collocamento di un nuovo prestito obbligazionario da € 600 milioni.

 

Oggi Leonardo ha anche comunicato di aver firmato un accordo in Qatar da oltre 3 miliardi di euro con il consorzio NHI, di cui il gruppo guidato da Alessandro Profumo è prime contractor. Questo importante accordo ha fatto sì che, in una giornata negativa per Piazza Affari, il titolo Leonardo sia stato il migliore del Ftse Mib e tra i pochissimi in territorio positivo.

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