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L’attesa delle mosse della Fed domina i mercati. Stamani Piazza Affari inizia con il piede giusto

Rimbalza a Tokyo l’indice Nikkei (+0,4%) sostenuto dallo yen debole. Wall Street ha chiuso poco sopra la parità: l’indice Dow Jones è salito dello 0,17%, l’S&P 500 circa dello 0,3% e il Nasdaq dello 0,37%. Modesti guadagni anche in Europa. a Borsa di Parigi è salita dello 0,5%, Londra +0,2%, Francoforte +0,3 Quasi invariata la Borsa di Milano. L’indice FtseMib ha terminato la seduta con un progresso dello 0,09%. Lo spread tra Btp e Bund ha chiuso a 155 punti base, invariato dall’apertura, anche se il tasso del decennale italiano è salito dal 2,90% al 2,96

Così i mercati hanno consumato la vigilia delle decisioni che arriveranno stasera dalla Fed. A caratterizzare l’attesa sono stati i primi segnali di ripresa dell’inflazione Usa (+0,4% a maggio) che hanno provocato un rimbalzo dei T bond e del dollaro. Ma l’impressione dominante è che la Fed tollererà comunque un’inflazione più alta nel futuro immediato, per non correre il rischio di strozzare una ripresa ancora fragile. Si prevede perciò che la Fed confermerà i tassi di interesse all’attuale minimo storico dello 0-0,25% ed annuncerà un’ulteriore riduzione del programma di acquisto di bond di 10 miliardi.

L’attesa è così concentrata sulle parole (anzi le virgole) del comunicato, il primo dopo il rimpasto del comitato monetario della banca centrale (esordisce Stanley Fischer come vice) e sulla conferenza stampa di Janet Yellen.

I tassi, secondo le previsioni, non dovrebbero salire prima del terzo trimestre del 2015, dato che favorisce la caduta della volatilità (da 40 giorni l’S&P 500 non presenta una variazione negativa o positiva di oltre un punto percentuale, la serie di questo tipo più lunga dal 1995) e il ritorno alla caccia al rendimento: ieri il Kenya (rating singola B) in grado di emettere 2 miliardi di dollari ieri a 5 e 10 anni con cedole rispettivamente di 5.875% e 6.875%, e Cipro (Caa3/B /B-) ha annunciato un titolo a 5 anni intorno al 5% di rendimento.

Il petrolio ha oscillato debolmente attorno alle chiusure del giorno precedente, per poi mettersi a salire in serata: il Brent è scambiato a 113,5 dollari al barile (+0,5%). 

AUMENTI BANCARI: MPS CORRE, UBS IN CARIGE

Banca Monte Paschi avvia alla chiusura dell’aumento con un grande sprint. Ieri, fra una sospensione e l’altra, il titolo ha chiuso in rialzo del 15,8% a 2,562 euro. Il diritto è salito del 7% a 19,57 euro. . pertanto comprando 5 diritti si possono sottoscrivere 214 nuove azioni a 1,457 euro ciascuna, con uno sconto che si amplia al 43% rispetto al 35% circa di ieri. Venerdì 20 giugno sarà l’ultimo giorno di contrattazione per i diritti d’opzione con esercizio entro il 27 giugno.
 Avanza anche Banca Carige che al secondo giorno dell’operazione sul capitale (800 milioni) chiude in rialzo del 10% a 0,1815 euro, mentre il diritto d’opzione vola in progresso del 18,7% a 0,2578 euro.

A favorire il rialzo la notizia che Ubs ha acquistato il 4% del capitale. Alessandro Repetto, vice presidente della banca,ha detto di aspettarsi nuovi importanti soci nell’azionariato. Tra i nomi più accreditati ad entrare vengono citati Andrea Bonomi e la famiglia Malacalza.

POPOLARI ALLA RISCOSSA, AZIMUT IN MESSICO

Contrastato il settore bancario nel giorno in cui dal rapporto mensile dell’Abi è emerso che ad aprile le banche italiane hanno raggiunto un nuovo record delle sofferenze a quota 166,4 miliardi (+25% annuo), mentre a maggio la raccolta è calata dello 0,72% tendenziale a 1.724,5 miliardi e gli impieghi del 2,94% a 1.837,4 miliardi.

Il miglior titolo del settore è stato il Banco Popolare con un guadagno del 3,1% (14,14 euro) che arriva dopo 5 sedute consecutive negative. Sale anche Bpm, +2%. Standard & Poor’s ha rimosso il credit watch negativo e confermato il rating (B/B+) con outlook stabile. Il cda ha dato il via libera al progetto di fusione di WeBank in Bpm.

Unicredit sale dello 0,15%. Mediobanca ha perso lo 0,39%, Intesa lo 0,7%. Tra gli altri finanziari, sale Generali +0,8%: Morgan Stanley ha alzato la raccomandazione a Equal Weight da Underweight, portando il target price a 17,25 euro da 16 euro. UnipolSai +0,2%.

Negativo il risparmio gestito: Mediolanum perde lo 0,6%. Azimut -2,1%. La società ha annunciato raggiunto l’acquisto dell’82,14% di Profie, holding messicana che controlla il 100% di Màs Fondos, per 6 milioni di euro circa.

TITO AL BERSAGLIO: NEL MIRINO TELECOM, GTECH, SALINI E YOOX

Continua la discesa di Telecom Italia -1,1% dopo il pesante ribasso del giorno prima.Il Credit Suisse ha rivisto al rialzo le stime sul titolo alzando il prezzo obiettivo da 0,7 a 0,85 euro, pur confermando la raccomandazione neutral.

Soffre intanto Salini Impregilo -3,75% dopo l’annuncio dell’avvio di un’offerta di azioni ordinarie per ampliare il flottante sul mercato e rafforzare la struttura del capitale: Banca Akros ha tagliato il target price sul titolo da 5,3 a 5,1 euro, pur confermando il rating hold.

Chiusura negativa, l’ottava di fila anche per GTech –2,6%. che scivola sui nuovi minimi degli ultimi 12 mesi a 18,67 euro. Dai massimi storici di marzo il titolo ha lasciato sul terreno il 23%.

A provocare le vendite è la notizia che la società sta trattando l’acquisizione di International Game Technology, un produttore di slot machine con sede a Las Vegas, operazione che potrebbe render necessario un aumento di capitale.Secondo Equita Sim l’operazione permetterebbe a Gtech di diventare un player mondiale nel settore delle macchine da gioco per i casinò ma rimane qualche perplessità sulle scarse performance di Igt negli ultimi trimestri rispetto ai concorrenti.

Torna ad avvicinarsi ai minimi dell’anno anche Yoox -2%, condizionata dal calo della britannica Asos. Tra i titoli dell’industria, spicca la discesa di Finmeccanica -2,2% e della controllata Ansaldo Sts -2,6%. 

Saipem -2,31% ha scontato qualche presa di profitto dopo l’ottima a performance dell’ultimo periodo. Eni è scesa dello 0,5%, mentre Enel è salita dello 0,5%. Brillante il rialzo di Snam +1,8%.

Mondadori ha chiuso in calo dell’1,6%, A Borsa chiusa è stato annunciato un collocamento privato riservato a investitori istituzionali. L’offerta, che riguarda un totale di 29.953.500 azioni, è articolata in un collocamento di 15 milioni di azioni di nuova emissione pari al 6,09% dell’attuale capitale e un collocamento di azioni proprie pari al 6,07% del capitale sociale. Alla fine dell’operazione Fininvest avrà una quota di poco superiore al 50% rispetto all’attuale 53,06%.

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