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Lagarde a Sintra: “Inflazione troppo alta, acceleriamo sullo scudo anti-spread”. E le Borse ampliano i rialzi

FIRSTonline

Scudo anti-spread e rialzo dei tassi non sono in contrasto tra loro, ma anzi l’uno favorisce l’altro. Lo ha ribadito la presidente della Bce, Christine Lagarde, nel suo intervento d’apertura al Forum annuale di Sintra, lanciando l’ennesimo messaggio rassicurante ai mercati che, non a caso, dopo le sue parole hanno incrementato i guadagni.

Lagarde: “Inflazione alta in modo non desiderabile, agiremo velocemente”

In occasione del suo intervento introduttivo al Forum annuale di Sintra sulle banche centrali, la presidente della Bce, Christine Lagarde ha ribadito che l’inflazione nell’Eurozona “è alta, in modo non desiderabile, e si prevede che rimarrà tale ancora per qualche tempo. Questa è una grande sfida per la nostra politica monetaria”. In questo contesto “gli acquisti netti di asset nell’ambito dei nostri vari programmi termineranno questa settimana. A luglio intendiamo alzare i tassi di riferimento per la prima volta in 11 anni. Abbiamo fornito alcune indicazioni per la riunione di settembre e per il percorso dei tassi che prevediamo di seguire in seguito”, ha detto Lagarde, sottolineando che la Bce continuerà “a seguire questo percorso di normalizzazione e farà quanto necessario per garantire che l’inflazione si stabilizzi al nostro obiettivo del 2% nel medio termine”.

La presidente della Bce, citando Victor Hugo, ha detto che “la perseveranza è il segreto di tutti i trionfi, quindi continueremo a essere perseveranti”.

Cosa succederà, dunque, nei prossimi mesi? “Il processo di normalizzazione della nostra politica monetaria continuerà in modo determinato e sostenuto”, ha confermato Lagarde, aggiungendo però che “vista l’incertezza che affrontiamo, il passo della normalizzazione dei tassi non può essere definito ex ante”, ma verrà effettuato con “gradualità e opzionalità“. “Questo approccio condizionale non deve essere confuso con un rinvio della normalizzazione”, ha aggiunto. “Questo significa muoversi gradualmente se si manifesteranno incertezze sull’outlook, ma con l’opzione di agire in modo decisivo se ci fosse un deterioramento e un disancoramento delle aspettative sull’inflazione”. Secondo Lagarde, alla luce di tutto questo, “bisogna enfatizzare che la flessibilità è parte integrante del processo di normalizzazione della politica monetaria ed è essenziale mettere in atto le politiche necessarie e proteggere la stabilità dei prezzi”.

Lagarde: “Scudo anti-spread sarà efficace e proporzionato”

“Preservare la trasmissione della politica monetaria in tutta l’area dell’euro consentirà di aumentare i tassi nella misura necessaria. In questo senso, non c’è compromesso tra il lancio di questo nuovo strumento e l’adozione della necessaria posizione politica per stabilizzare l’inflazione al nostro obiettivo. In effetti, uno favorisce l’altro”, ha detto la presidente della Banca centrale europea parlando dello strumento anti-frammentazione che i tecnici di Francoforte stanno mettendo a punto.

Proprio per evitare i rischi di frammentazione che bloccherebbero la trasmissione delle scelte di politica monetaria la Bce ha deciso “di accelerare il completamento della progettazione di un nuovo strumento”: uno scudo anti-spread che “dovrà essere efficace e proporzionato” ma anche “prevedere sufficienti garanzie per mantenere lo slancio degli Stati membri verso sane politiche di bilancio”, ha sottolineato Lagarde nel suo intervento, evidenziando ancora una volta la determinazione dell’Eurotower a impedire “esplosioni” nei differenziali ma al tempo stesso rassicurando contro politiche fiscali ‘allegre’ grazie allo scudo fornito da Francoforte. Parole che ricordano quelle pronunciate una settimana fa davanti al Parlamento europeo, quando la numero uno dell’Eurotower aveva avvertito: “chi ha dubbi sulla nostra determinazione, sbaglia”.

Tornando all’oggi, Lagarde ha ricordato come in questa lotta alla frammentazione la Bce “utilizzerà anche la flessibilità nel reinvestire i titoli in scadenza” in obbligazioni di Paesi “in cui è a rischio una trasmissione ordinata. Questo doppio approccio – ha continuato- “rientra esattamente nella tradizione della Bce” che “in passato, ha fatto uso di strumenti separati per gestire l’inflazione e preservare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Misure per preservare la trasmissione possono essere usate a qualunque livello dei tassi di interesse finché sono disegnate per non interferire con la linea di politica monetaria”.

Le previsioni sulla crescita

In un contesto globale difficile, fra impatto della guerra, elevata inflazione e problemi alle catene di approvvigionamento “abbiamo rivisto nettamente al ribasso le nostre previsioni di crescita per il prossimo biennio” per l’Eurozona “ma ci aspettiamo ancora tassi di crescita positivi nonostante la perdita di slancio” della ripresa grazie ai “cuscinetti” legati ai risparmi delle famiglie e alla domanda interna, ha la presidente della Bce Christine Lagarde.

Numerosi shock hanno colpito l’economia dell’Eurozona”, ha sottolineato, citando gli squilibri della domanda globale e la crisi energetica, amplificata dal conflitto in Ucraina, che sta anche facendo salire i prezzi dei generi alimentari. “Data la sua dipendenza energetica, l’Eurozona sta subendo questi shock in modo acuto”, con un forte rialzo dell’inflazione. “La dimensione e la complessità di questi shock crea anche incertezza su quanto questi livelli di inflazione saranno persistenti”, ha detto Lagarde, sottolineando che “non si vede ancora una fine del conflitto tra Russia e Ucraina e c’è ancora il rischio di un taglio delle forniture che potrebbe fare restare alti i prezzi dell’energia”.

Borse europee in netto rialzo dopo Lagarde

Dopo le parole di Lagarde, le Borse europee hanno ampliato i rialzi, con Piazza Affari che a metà mattinata guadagna l’1,4% a 22.238 punti. Rialzi simili anche per Madrid e Parigi, mentre Francoforte sale dello 0,98%. 

A Milano, l’attenzione degli investitori si concentra su Saipem che a due ore dall’apertura non riesce ancora a fare prezzo, segnando un teorico +20% per le azioni e -20% per i diritti. La società petrolifera sta affrontando il secondo giorno dell’aumento di capitale da 2 miliardi di euro. Nel frattempo, però, si è aggiudicata diversi contratti, sia onshore che offshore, in Medio Oriente per un valore di circa 1,25 miliardi di dollari.

Occhi anche su Mediobanca (+1,99%) e Generali (+0,97%) all’indomani della scomparsa di Leonardo Del Vecchio. Tra i titoli migliori del Ftse Mib anche Leonardo (+3,8%), Moncler (+2,68%), Stellantis (+2,59%) e Unicredit (+2,58%).

Le vendite colpiscono invece: Diasorin e Amplifon, entrambe in ribasso dello 0,9%, ma anche Inwit (-0,6%) e Recordati (-0,4%).

Si sgonfia la tensione sul secondario, con lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi a quota 204 punti base (-2,48%). Il rendimento sul Btp a 10 anni è al 3,686%. 

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