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La ricetta di Soros: “Perpetual Bond per salvare l’Ue”

Wikimedia Commons

I perpetual bond potrebbero essere la soluzione ai mali dell’Unione Europea? Secondo George Soros Sì. Mentre nell’UE si discute sulla proposta franco-tedesca di lanciare un fondo da 500 miliardi per la ripresa e si attende la controproposta austro-olandese, il finanziere George Soros presenta la sua ricetta per salvare l’Europa dal disastro economico causato dall’emergenza coronavirus.

“L’Ue sta combattendo la guerra della vita contro un virus che sta minacciando non solo la vita delle persone, ma anche la sopravvivenza dell’Unione. Se gli Stati membri inizieranno a proteggere i loro confini anche dai loro compagni membri dell’Ue distruggeranno il principio di solidarietà su cui l’Unione è stata costruita. Al contrario, l’Europa deve ricorrere a misure straordinarie per far fronte a una situazione straordinaria che sta colpendo tutti i membri dell’UE”, scrive Soros in un articolo da lui firmato dal titolo The EU should issue Perpetual Bonds.

La ricetta di Soros sono proprio i Perpetual Bond, noti anche come Consol Bond, nati in Gran Bretagna per finanziare la guerra contro Napoleone e utilizzati anche dagli Stati Uniti nel 1870. Sono strumenti molto diversi dai coronabond richiesti dall’Italia, ma avversati dalla Germania e dagli altri Paesi del Nord. Volendo riassumere il loro meccanismo di funzionamento, si tratta di prestiti privi di scadenza che assicurano il pagamento di un tasso d’interesse fisso più alto della media del mercato e che l’emittente può decidere di rimborsare dopo un determinato periodo di tempo.

In una successiva intervista rilasciata al quotidiano olandese DeTelegraaf, il finanziere ungherese entra nei dettagli della proposta. Secondo Soros i “Consol rappresentano un’alternativa credibile all’innalzamento del budget comunitario e fornirebbero fondi che potrebbero essere destinati agli Stati membri più colpiti dalla pandemia, come l’Italia e la Spagna”. La sua proposta prevede che l’Unione Europea dia il via libera all’utilizzo di “risorse proprie” sufficienti senza attendere che i fondi siano materialmente raccolti. I Consol potrebbero essere autorizzati in poche settimane e verrebbero emessi dalla Commissione Europea in accordo con la Bce riscuotendo un enorme interesse nel mercato dei bond, soprattutto in un periodo caratterizzato da tassi bassi o negativi come quello attuale. Tra i principali acquirenti potrebbero esserci le compagnie di assicurazione vita, che hanno bisogno di obbligazioni a lunga scadenza per controbilanciare le loro passività.

Gli olandesi, contrari ai coronabond ma anche alla proposta franco-tedesca, a questo punto sarebbero costretti a decidere se “continuare ad opporsi ai Consol e di conseguenza accettare un raddoppio del bilancio, oppure convertirsi in sostenitori convinti dei Consol e, in caso di successo, aumentare solo del 5% il loro contributo al bilancio”.

Soros fa anche un esempio classico: con un tasso d’interesse dello 0,5%, un perpetual bond da mille miliardi costerebbe 5 miliardi l’anno, con un rapporto  “incredibilmente basso di 1:200”. L’unica cosa che gli Stati membri dovrebbero fare sarebbe pagare gli interessi annuali, una condizione ampiamente accettabile per tutti, secondo lui. Un ulteriore vantaggio sarebbe poi quello di poter prescindere dalle quote di partecipazione e distribuire i fondi raccolti a chi ne ha più bisogno. 

“Circostanze eccezionali richiedono misure eccezionali. – conclude Soros – I perpetual o consol bond sono questa misura. In tempi normali non dovrebbero nemmeno essere considerati, ma se l’Unione Europea non è in grado di prendere in considerazione questa proposta ora potrebbe non essere capace di sopravvivere alle sfide che deve affrontare attualmente. Questa non è una possibilità teorica; questa potrebbe essere la tragica realtà”.

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Categories: Finanza e Mercati