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La manifattura ridà coraggio alle Borse

FIRSTonline

Dopo una partenza debole, a metà giornata le Borse europee viaggiano in rialzo: Milano +0,5%, Francoforte +0,9% Parigi +0,4% e Madrid +0,6%. Male invece Londra (-0,4%), che paga la debolezza di Hsbc dopo i conti trimestrali.

A incidere positivamente sull’andamento positivo dei listini è stata la pubblicazione nel corso della mattinata degli indici Pmi manifatturieri europei elaborati da Markit, che sembrano avallare l’ipotesi di un rafforzamento del quantitative easing da parte della Bce. 

Sul fronte dei cambi, l’euro vale 1,1013 dollari e 132,85 yen, mentre il dollaro-yen si attesta a 120,6. 

Il petrolio (wti) cede lo 0,78% attestandosi a 45,81 dollari al barile. Spread Btp-Bund in leggero rialzo a 106 punti base.

Sul Ftse Mib recuperano i bancari, fatta eccezione per Ubi (-1,25%) e Banco Popolare, in netta flessione (-4%) dopo il giudizio negativo di Exane, che ha tagliato il target price del 14% a 13 euro..

Finmeccanica (+1,2%) festeggia il closing in dirittura d’arrivo per la cessione di Ansaldo Breda Ansaldo Sts (-0,3%). 

Ancora sotto i riflettori Telecom (+1,8%) in attesa di eventuali contromosse di Vivendi dopo la salita di Xavier Niel al 15% del capitale

Corrono le azioni di Snam (+4,1%) e Terna (+2,5%), dopo il secondo documento di consultazione sulla schema di remunerazione delle attività regolamentate diffuso dall’Autorità del gas e dell’energia. Gli analisti vedono ora più chiarezza nelle regole e ritengono che la politica di dividendi delle due società non sia a rischio. Per entrambe volumi ben sopra la media.

Scivolano invece le azioni Eni (-0,4%), su cui pesa ancora la delusione per la terza trimestrale in perdita. Dopo la volata della scorsa settimana, cala oggi anche Saipem (-3,2%).

Luxottica -2,3% dopo il taglio a underperform da parte di BofA-Merrill.

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