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La Germania e Wall Street danno nuova linfa alle Borse ma la migliore è Piazza Affari

Pixabay

Onda verde sui mercati europei, che tirano un sospiro di sollievo dopo l’accordo politico raggiunto in Germania per la Grosse-Koalition, fra i partiti Cdu di Angela Merkel e Spd di Martin Schulz. La prospettiva di un governo teutonico stabile sostiene le Borse, ma infiamma anche l’euro, che si apprezza sul dollaro, portando il cambio a 1,21 (+0,7%). In picchiata d’altra parte lo spread fra decennale italiano e tedesco, a 139.20 punti base (-5,11%), con il rendimento del Btp 10 anni al 2%.

Piazza Affari archivia una settimana molto positiva, trascorsa quasi sempre in vetta ai listini europei, nonostante oggi l’Istat riveli che la produzione industriale, a novembre, sia rimasta ferma rispetto a ottobre (+2,2% invece su novembre 2016)

Il Ftse Mib chiude a 23.429 punti, +0,53%. Grande protagonista dell’ottava è Fiat, +0,56%, che nella seduta odierna frena nel finale. La società guidata da Sergio Marchionne investirà oltre un miliardo di dollari nell’impianto di Warren in Michigan, dove trasferirà, dal Messico, la produzione di Ram heavy duty a partire dal 2020.

Al top Cnh, +2,16%, 12,27 euro per azione, in scia Exor +1,5%. Bene le banche e il risparmio gestito, con Banca Generali +1,46% e Azimut +1,21%. Rialza la testa Ferragamo, +1,64%, rafforzato dalle voci che lo vogliono nel mirino del gruppo francese Kering (Gucci e Bottega Veneta), il quale ha annunciato lo spin-off della controllata Puma. L’operazione consentirà all’azienda di focalizzarsi sul lusso e in questo quadro rientrerebbe un possibile interesse per la maison toscana. Rimbalza Prysmian +1,77%.  In calo gli assicurativi, Unipolsai -1,07%; Unipol -0,83%; Generali -0,38%. Vendite su Atlantia -0,53% e Telecom -0,6%.

Frazionali guadagni per gli altri listini del Vecchio Continente. Parigi +0,52%; Francoforte +0,32%; Madrid +0,26%; Londra +0,2%.

Wall Street, dopo un’apertura su livelli record, continua a viaggiare a pieno ritmo. E anche il Nasdaq sale di circa mezzo punto percentuale, nonostante le vendite su Facebook (in questo momento in calo del 4%). Il mercato non apprezza le novità annunciate a proposito di News Feed, la sezione notizie. Si tratta di una delle aree chiave per la pubblicità e sarà modificata per dare priorità a “interazioni sociali significative” piuttosto che a “contenuti rilevanti”.

Partenza in grande stile per le trimestrali, con i risultati superiori alle stime di JP Morgan, Wells Fargo e BlackRock.

Petrolio in pausa di riflessione, Brent a 69,14 dollari al barile. Tonico l’oro, che oltrepassa la soglia dei 1331 dollari l’oncia.

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Categories: Finanza e Mercati