Italgas ha concluso con successo l’aumento di capitale deliberato dall’assemblea degli azionisti lo scorso 10 aprile, finalizzato a finanziare l’acquisizione di 2i Rete Gas. L’operazione, che prevedeva l’emissione di oltre 202 milioni di nuove azioni, è stata interamente sottoscritta, per un controvalore complessivo pari a circa 1,02 miliardi di euro. Si tratta di una tappa cruciale nella strategia del gruppo, che punta a rafforzare la propria posizione nella distribuzione del gas in Italia.
L’intera procedura si è svolta rapidamente. Dopo l’approvazione del prospetto da parte della Consob lo scorso 29 maggio, l’offerta in opzione ha preso il via il 2 giugno. La sottoscrizione integrale delle nuove azioni è avvenuta anche grazie alla vendita in Borsa dei diritti non esercitati, avvenuta nei giorni successivi. L’attestazione dell’avvenuta sottoscrizione verrà depositata nei tempi di legge presso il Registro delle Imprese di Milano-Monza Brianza-Lodi, sigillando formalmente l’operazione.
L’acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas rappresenta una delle operazioni più rilevanti degli ultimi anni nella distribuzione energetica italiana. Con questa mossa, Italgas punta a diventare il principale operatore nazionale del settore, razionalizzando la rete e rafforzando le proprie capacità operative. Il capitale raccolto sarà utilizzato in gran parte per finanziare questa acquisizione, ma anche per sostenere il piano industriale di medio-lungo termine, che include investimenti in digitalizzazione e decarbonizzazione.
Le condizioni dell’offerta e la risposta del mercato
Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni è stato fissato in 5,026 euro, di cui 1,240 euro imputati a capitale sociale e 3,786 euro a sovrapprezzo. L’offerta prevedeva l’assegnazione di una nuova azione ogni quattro diritti di opzione posseduti. Il prezzo incorporava uno sconto teorico del 24,82% rispetto al Terp (Theoretical Ex Right Price) calcolato sulla chiusura di Borsa del 28 maggio, rendendo l’operazione appetibile per il mercato.
Il buon esito dell’aumento di capitale segnala una fiducia diffusa nella strategia di crescita del gruppo e nella sostenibilità dell’investimento legato all’acquisizione di 2i Rete Gas. L’integrale sottoscrizione evita anche il ricorso alle garanzie bancarie predisposte per coprire l’eventuale inoptato, che erano state fissate fino a un massimo di 755 milioni di euro.
Il ruolo delle banche nell’operazione
L’operazione è stata supportata da un consorzio bancario di primo piano. J.P. Morgan SE ha agito come sole structuring advisor, mentre BofA Securities Europe, Citigroup Global Markets Europe, Morgan Stanley & Co. International e Société Générale hanno ricoperto il ruolo di joint global coordinator e joint bookrunner. Banca Akros ha operato come co-global coordinator e joint bookrunner. L’impegno del consorzio, che si era dichiarato disponibile a sottoscrivere le azioni eventualmente rimaste inoptate, si è rivelato alla fine non necessario.
Oggi il titolo Italgas viaggia in territorio negativo, cedendo lo 0,42% a 7,085 euro.