X

Intesa triplica l’utile e accelera in Borsa

FIRSTonline

Intesa Sanpaolo quasi triplica l’utile semestrale a 2 miliardi e conferma per il 2015 “l’impegno alla distribuzione di due miliardi di dividendi cash per l’esercizio 2015, indicato nel Piano di Impresa 2014-2017”. L’istitutuo, inoltre, prevede nell’esercizio in corso “una crescita dei proventi operativi netti favorita dalle commissioni nette, del risultato della gestione operativa e del risultato corrente al lordo delle imposte, con una riduzione del costo del rischio, nel quadro di una redditivita’ sostenibile”.

Dopo la diffusione dei conti del primo semestre, i titoli accelerano in Piazza Affari con un rialzo dell’1,97% a 3,52 euro.

La prima banca italiana ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 2 miliardi, quasi triplicato rispetto ai 720 milioni dello stesso periodo del 2014. Si tratta del miglior risultato semestrale dai primi sei mesi del 2008.
I proventi operativi netti sono saliti del 9,7% a 9,4 miliardi, con interessi netti a 3,96 miliardi (-6%) e commissioni nette a 3,8 miliardi (+14,6%).

In crescita del 2,1% a 4,2 miliardi gli oneri operativi, per un rapporto cost/income al 45%. La redditivita’ del primo semestre, sottolinea una nota, è “superiore agli obiettivi del piano di impresa 2014-2017”.

Nel solo secondo trimestre, l’utile è più che quadruplicato a 940 milioni rispetto ai 217 dello stesso periodo del 2014. I proventi operativi sono saliti del 4,2% a 4,7 miliardi (interessi netti -5,9% a 1,98 miliardi e commissioni +9,2% a 1,98 miliardi).

Migliora inoltre  la qualità del credito.  Nel periodo le rettifiche sono scese del 28,8% rispetto ai primi sei mesi del 2014 a quota 1,6 miliardi, livello più basso dalla prima meta’ del 2011. Il flusso lordo di nuovi crediti deteriorati provenienti da crediti in bonis, inoltre, si è ristretto del 27% a 4,6 miliardi, valore semestrale piu’ basso dal 2007. I flussi netti, di conseguenza, si sono attestati a 3 miliardi (-28%).I coefficienti patrimoniali sono su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 30 giugno 2015, tenendo conto di un miliardo di euro di dividendi maturati nel semestre, il Common Equity ratio pro-forma a regime è risultato pari al 13,3%, livello top tra le maggiori banche europee, e il Common Equity ratio secondo i criteri transitori in vigore per il 2015 al 13,4%.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati