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Intesa Sanpaolo, nuovo piano: meno Npl, più risparmio e alti dividendi

FIRSTonline

Il consiglio d’amministrazione di Intesa Sanpaolo approva oggi il nuovo piano quadriennale 2018-2021 che l’Ad Carlo Messina presenterà martedì alla comunità finanziaria e al mercato.

Il nuovo piano coronerà il graduale spostamento del baricentro dalle tradizionali attività di prima banca commerciale italiana a una vocazione sempre più accentuata per il wealth managment, che comprende il risparmio gestito, il private banking e lo sviluppo in campo assicurativo.

Ma, oltre alla ridefinizione della strategia generale e ai conseguenti aggiustamenti organizzativi, il mercato si aspetta soprattutto due cose: un colpo di acceleratore sullo smaltimento degli Npl e l’identificazione delle mosse necessarie a tenere alto anche nei prossini anni il pay out che ha fatto di Intesa Sanpaolo la banca leader nella distribuzione di ricche cedole agli azionisti che hanno raggiunto i 10 miliardi in quattro anni.

Per la riduzione dei crediti a rischi, che secondo le ultime stime ammontano a 54 miliardi lordi di cui 35 di sofferenze, la banca di Messina sta per annunciare la cessione a operatori esteri di uno stock di oltre 10 miliardi di Npl senza impatto sul conto economico ma solo sui ratios patrimoniali che sono ben oltre i livelli fissati dalla Bce.

Quanto alla redditività necessaria a generare utili e dividendi il nuovo business plan combinerà insieme il taglio dei costi e l’accelerazione dei ricavi, senza dimenticare che all’orizzonte si profila un aumento dei tassi che potrebbe avere ricadute rilevanti sulla crescita del margine d’interesse. Per ridurre i costi il nuovo piano di Intesa Sanpaolo punterà sulla piena integrazione delle banche venete (Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e sull’incorporazione del Banco di Napoli (senza smarrire però il marchio) e di altre banche del territorio e sulla riduzione di filiali e dipendenti d’intesa con i sindacati.

Per innalzare i ricavi del gruppo Messina farà invece più che mai leva sull’asset management – che fa capo a Eurizon Capital, Fideuram e Intesa Private Banking- e sullo sviluppo delle attività assicurative (Intesa Vita) che diventeranno sempre più il cuore del gruppo che punta soprattutto sul wealth management.

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Categories: Finanza e Mercati