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Intesa, prestito agli studenti: ecco come funziona “per Merito”

FIRSTonline

Intesa Sanpaolo lancia un prestito d’onore a favore degli studenti universitari residenti in Italia. L’iniziativa è stata chiamata “per Merito” e consente ai giovani di accedere a una linea di credito con tassi inferiori al normale, erogata senza la necessità di fornire garanzie personali o familiari, rispettando una sola condizione: essere in regola con gli studi.

Il prestito si rivolge infatti agli studenti che mantengono un ritmo di almeno venti crediti formativi (CFU) o l’80% degli esami previsti dal piano di studi nel semestre.

“Questa è la prima iniziativa che fa capo al fondo d’impatto creato nell’ambito del nostro Piano di Impresa – spiega Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo – Con uno stanziamento di 250 milioni di euro, mettiamo 1,25 miliardi di nuove risorse a disposizione di realtà con una minore capacità di accesso al credito come giovani famiglie, ricercatori, nuova imprenditoria, studenti. Siamo partiti proprio da questi ultimi con una soluzione che vuole sostenerli senza esclusione nei loro studi universitari e post universitari. Siamo convinti che in Italia si debba investire di più nell’educazione e colmare un ritardo che ci separa da altri grandi economie europee. Questo è il contributo di Intesa Sanpaolo affinché l’istruzione torni ad essere un fattore chiave per la crescita economica e sociale del nostro Paese.”

PER MERITO: DAL 25 FEBBRAIO LE DOMANDE

Le domande per accedere al finanziamento potranno essere presentate da lunedì 25 febbraio. Per farlo, occorrerà andare sul sito Intesa Sanpaolo, accedendo alla “sezione Giovani”.

Una volta fatto bisognerà accedere alla sezione “attiva per Merito” e registrarsi. All’interno dello spazio sono presenti anche una guida al prestito d’onore con cifre e condizioni necessarie.

INTESA SANPAOLO: CHI PUÒ RICHIEDERE IL PRESTITO

Potranno richiedere il prestito d’onore gli studenti residenti in Italia che frequentano un’università italiana o estera, gli studenti che frequentano un master e quelli che studiano presso enti di alta formazione post diploma come l’AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica).

Dal secondo trimestre 2019 “per Merito” sarà esteso anche a chi frequenta gli ITS – Istituti Tecnici Superiori e altri enti formatori post diploma secondario, nonché agli studenti che sono interessati a partecipare o estendere il periodo all’estero dell’Erasmus.

Come detto, la banca prevede un’unica condizione: avere almeno venti crediti formativi (CFU) o l’80% degli esami previsti dal piano di studi nel semestre.

COME FUNZIONA IL PRESTITO “PER MERITO” AGLI STUDENTI

Gli studenti che chiederanno di accedere al cosiddetto prestito d’onore potranno avere accesso ad una linea di credito che arriverà fino a 5mila euro l’anno per i fuori sede e fino a 3mila per chi invece studia “in sede”. La durata del prestito sarà di 5 anni e i soldi potranno essere utilizzati per coprire spese di studio, mobilità, residenza e periodi formativi all’estero, pagare le rette universitarie, il materiale di studio, ecc. Non sono previsti vincoli.

Non solo. Chi frequenta un’università all’estero, un master, o un corso di studi con “caratteristiche particolari” il prestito potrà arrivare a 50mila mila euro.

Per quanto riguarda gli interessi, si tratta di un prestito a tasso fisso, più basso di quello previsto per i prestiti personali e per soluzioni analoghe sul mercato, definito al momento della sottoscrizione della linea di credito e pari oggi al 2%.

“Si paga solo il denaro che si utilizza. Il conto corrente usato per la linea di credito è gratuito, né sono previste spese accessorie”, spiega Intesa Sanpaolo in una nota.

Attenzione però: perché la banca, attraverso Habacus, startup partecipata da H-FARM, si occuperà di verificare non solo i requisiti d’accesso al prestito, ma anche che gli studenti mantengano nel corso del tempo le condizioni richieste, vale a dire, essere in regola con gli studi.

“PER MERITO: QUANDO SI RESTITUISCE IL PRESTITO

La restituzione della somma ricevuta potrà iniziare anche due anni dopo la laurea. E’ previsto infatti un “periodo ponte” durante il quale gli studenti avranno la possibilità di trovare un lavoro che darà poi la possibilità di restituire il prestito.

La restituzione potrà essere spalmanta nell’arco di 30 anni, con rate mensili. “È inoltre possibile – sottolinea Intesa Sanpaolo – chiedere la sospensione del pagamento delle rate fino a 3 volte, con addebito di soli interessi, nonché modificare il piano di ammortamento, per una volta, riducendo o aumentando la durata del prestito”.

 

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